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TASSI UE: BCE, IL TAGLIO NON E’ SCONTATO

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Taglia o non taglia? Gli analisti sono divisi sulla decisione che alle 13:45 di oggi la Banca Centrale Europea comunicherà sui tassi di interesse della zona euro.

La convinzione comune è che Eurolandia, così come gli USA, vanno nella direzione di un ulteriore allentamento del costo del denaro. Le distinzioni, semmai, si fanno sul timing delle manovre.

“Sono convinto che oggi la BCE non si muoverà – dice a Wall Street Italia Andrea Brasili, analista di UBM – un segnale sta nel fatto che non è stata nemmeno annunciata la conferenza stampa a fine riunione”.

Ubm ritiene comunque che “al primo trimestre del 2002 la BCE avrà tagliato di un altro 0,75% complessivo”.

Ora però è possibile che resti tutto fermo, “almeno per altri 15 giorni”

Sul perchè Wim Duisemberg e gli altri governatori decideranno di lasciare al 3,75% i tassi della zona euro, Brasili è convinto che un grosso peso lo ha il clima generale di incertezza.

Duisemberg, dice l’analista, ha già detto che intende valutare l’impatto di alcuni dati sul mercato prima di muoversi ancora.

A favore di un taglio giocano il calo di fiducia delle imprese in Germania, Italia, Belgio, e quella dei consumatori in Olanda.

Il fronte dell’inflazione è misto, con risultati leggermente migliori delle attese in Germania, e leggermente peggiori in Italia.

Secondo gli analisti di IntesaBCI invece, è possibile che la Banca Centrale Europea riduca oggi dello 0,25%. “Se non lo farà, non crediamo che il mercato ne farà un dramma – fanno sapere gli analisti della banca – e comunque la decisione slitterebbe solo di un paio di settimane”.

IntesaBCI è convinta in ogni caso che ci sarà ancora un ulteriore taglio prima della fine dell’anno.

Sia in caso di riduzione sia in caso di status quo gli analisti non si aspettano che il mercato si muoverà tanto.

Qualora venisse adottata una riduzione del costo del denaro, i primi a trarne beneficio sarebbero i titoli telefonici che hanno investito milioni di euro nei servizi ad alta velocità.