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TASSI EUROPA: CONTINUERANNO A SCENDERE

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
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di WSI.

(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro ieri i tassi di mercato sono saliti sulla parte a breve e calati sulla parte a lungo, comportando un calo dello spread 2-10 anni da 144 a 136pb. Questa mattina si assiste ad un rialzo dei tassi anche sulla parte a lungo a causa della partenza positiva delle borse europee.

Con decisione unanime la Bce ha tagliato il tasso di riferimento di 50pb portandolo al 2%, livello minimo del 2005. Nella conferenza stampa Trichet ha annunciato che la prossima riunione valida per decisioni di politica monetaria sarà quella del 5 marzo, quando saranno presentate le nuove stime su crescita ed inflazione che Trichet ha preannunciato potrebbero contenere revisioni al ribasso. Il governatore ha ribadito l’intenzione di evitare la cosiddetta “trappola della liquidità”, l’area cioè di inefficacia delle decisioni di politica monetaria sui tassi.

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Confermiamo la nostra attesa di tassi all’1% entro il semestre in corso con possibile prossima riduzione da 50pb il prossimo 5 marzo. Proseguono le revisioni al ribasso dei Pil attesi per il 2009 dai principali paesi dell’area. Secondo la stampa tedesca, il governo tedesco è pronto ad annunciare di attendersi una contrazione del Pil del 2,25%. Bankitalia si attende una contrazione del Pil italiano del 2% nel 2009, seguito da un lieve recupero (+0,5%) nel 2010. La banca centrale francese ha oggi portato a -1,1% le stime per l’anno in corso.

Nel frattempo prosegue la penalizzazione dei titoli governativi periferici con lo spread Btp-bund salito al nuovo livello record oltre 150pb. Sul fronte dei salvataggi governativi, questa notte l’Irlanda ha nazionalizzato la Anglo Irish Bank (terza maggiore banca del paese) poiché erano emersi timori di forti riscatti dei depositi a causa di timori relativi a perdite di bilancio ed al recente collasso delle quotazioni azionarie. Sul decennale l’importante supporto si colloca in area 2,88-2,92%.

Negli Usa tassi di mercato in rialzo dopo una giornata all’insegna di diverse notizie tra cui importanti decisioni da parte del governo Usa. La successione degli eventi è stata la seguente: 1) i democratici della camera hanno presentato la proposta di stimolo all’economia da 825Mld$ di cui 550Mld$ in nuova spesa e 275Mld$ in tagli alle tasse; 2) è arrivato il voto del Senato che consente al neo presidente Obama di utilizzare la seconda tranche da 350Mld$ del fondo Tarp; 3) è stato annunciato il piano di sostegno per Bank of America, la più grande banca Usa per attivo di bilancio.

Il piano prevede da un lato un’iniezione di capitali per 20Mld$ attraverso l’acquisto di azioni privilegiate con dividendo all’8%. Dall’altro lato è prevista la concessione di garanzie (da parte di Fed, Tesoro e FDIC) per 118Mld$ su asset ricomprendenti titoli aventi sottostanti mutui, titoli corporate ed anche derivati tra cui, secondo quanto riportato da una fonte ufficiale anonima, CDS.

La garanzia funzionerà in modo che i primi 10Mld$ di perdite saranno a carico di BofA e le successive saranno a carico dei soggetti garanti per il 90%. Viene pertanto replicato lo stesso meccanismo che ad ottobre fu utilizzato per Citigroup, quando le garanzie furono pari a circa 300Mld$ e la soglia oltre la quale scattava l’onere a carico dei garanti fu posta a 29Mld$. L’attenzione si sposta ora sulla trimestrale di Citigroup che sarà pubblicata oggi in anticipo rispetto al previsto.

Nel frattempo acquista sempre più terreno l’ipotesi di creazione di una c.d. bad bank per l’acquisto di asset tossici, attuando pertanto in tal caso l’intento originario del TARP. Il rialzo dei tassi di mercato si è verificato su timori di ripercussioni negative sul deficit di bilancio anche oltre i 1200Mld$ recentemente stimati dal CBO per il 2009.

Valute: Dollaro in marcato apprezzamento verso Euro dopo la decisione della Bce di tagliare i tassi rimandando a marzo altre eventuali decisioni in tal senso. La valuta unica ha poi recuperato nuovamente terreno verso Dollaro dopo l’annuncio del piano di aiuti a BofA. Da un punto di vista tecnico il cross si è spinto fino all’importante supporto in area 1,30 che confermiamo anche per oggi. Marcato deprezzamento dello Yen durante la notte grazie al rimbalzo delle borse Usa ed asiatiche. Verso Dollaro le resistenze oggi si collocano a 91 e 91,30. Verso Euro resistenze a 121 e 122,75 circa.

Materie prime: crollo del greggio Wti sceso intorno ai 35$/barile dopo che l’Opec ha annunciato di attendersi un calo della domanda del proprio greggio del 4,2% a/a. Continua ad allargarsi la differenza con il Brent a causa dell’elevato livello delle scorte a Cushing, località di stoccaggio del Wti. Ancora in calo i metalli industriali penalizzati dall’aumento delle scorte e da timori di domanda in calo. Tra i preziosi lieve ribasso per l’oro (-0,2%). Contrastatati gli agricoli con il rialzo dello zucchero (+4,7%) ed il calo del grano (-1%). Rialzo del cotone (+5,5%) su segnali di ripresa della domanda.

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