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TASSI D’INTERESSE: E’ TREGUA ARMATA

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(WSI) – In area Euro è attesa la produzione industriale di marzo che dovrebbe registrare un rallentamento sulla scia del dato tedesco. In Italia invece ci sarà la pubblicazione dei dati finale di aprile sui prezzi al consumo che dovrebbero confermare il dato preliminare. Negli Usa attesi oggi i dati sui prezzi al consumo di aprile, importanti soprattutto dopo i diversi richiami sul tema inflazione da parte di alcuni membri della Fed.

Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti sulla scia del mercato obbligazionario statunitense. Il differenziale sul 2-10 si è portato sotto i 25 pb, mentre rimane sopra i 50 pb il differenziale sul decennale Italia-Germania e Grecia-Germania. In Spagna ieri il Cpi finale di aprile ha confermato una crescita del dato armonizzato superiore al 4%, mentre in mattinata i dati francesi hanno registrato una crescita dei prezzi al consumo superiore al 3%.

Ieri Noyer, membro Bce, ha confermato che l’impegno dell’Istituto è di mantenere ridotta l’inflazione e le attese di inflazione per sostenere la crescita. Il commento lascia intendere la possibilità di un mantenimento dei tassi fermi ancora per qualche mese. Sul decennale la resistenza passa per 4,15%.

Negli Usa tassi di mercato in rialzo sulla scia di positivi dati sulle vendite al dettaglio di aprile che hanno evidenziato una buona tenuta dei consumi ad eccezione del comparto auto. I dati sulle vendite rendono meno probabile una crescita negativa nel trimestre in corso, anche alla luce del potenziale effetto positivo che potrebbe arrivare dai rimborsi fiscali iniziati a fine aprile.

Nel frattempo Bernanke ha dichiarato che la Fed è disponibile ad incrementare le iniezioni di liquidità se necessario, dal momento che le condizioni del mercato monetario, sebbene in fase di miglioramento, sono ancora lontane dalla normalizzazione. Diversi membri della Fed tra cui due membri votanti (Pianalto e Stern) hanno manifestato la loro preoccupazione sul tema inflazione.

In particolare Stern si è anche spinto a dichiarare che la Fed non dovrà attendere un pieno recupero dell’economia prima di iniziare a rialzare il tasso di riferimento. I membri Fed che hanno ieri rilasciato dichiarazioni, hanno anche lasciato intendere l’attesa di un secondo semestre all’insegna di una crescita comunque contenuta. I mercati azionari hanno chiuso sostanzialmente invariati, malgrado il buon recupero del comparto energetico.

Nel frattempo continua gradualmente il processo di normalizzazione sul mercato monetario, come testimoniato dal Ted spread in contrazione. Per oggi la resistenza sul decennale si colloca a 3,95%.

Valute: Dollaro in lieve apprezzamento vs. Euro continuando ad oscillare all’interno di un trading range 1,537/1,5540 che rimane confermato anche per oggi. Yen in deprezzamento grazie al rialzo del listino azionario giapponese. Verso Dollaro il cross sta avvicinandosi all’area di resistenza collocata in prossimità di 105,50-70. Lo Yen è tornato a deprezzarsi anche verso Euro, con la resistenza più vicina collocata a 163,10-162,90.

Materie Prime: nuovo record per il greggio Wti che sfiora i 127$/b. Gli operatori temono che la domanda di carburante superi la produzione delle raffinerie. Secondo l’IEA la produzione di distillati nei paesi sviluppati a marzo è calata del 6,7% a/a. Oggi sono attesi i dati relativi alle scorte Usa. Tra gli industriali forte rialzo dello zinco (+6,7%) su timori che il terremoto che ha colpito la Cina possa aver danneggiato la produzione. Tra i preziosi in calo oro (-1,7%) ed argento (-2,3%) su apprezzamento del Dollaro. Andamento contrastato tra le materie agricole.

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