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Taiwan riaccende le tensioni Usa-Cina. Pechino: “no a interferenze”

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Debutto teso tra la nuova amministrazione Usa guidata dal presidente neo eletto Joe Biden e la Cina a causa di Taiwan. La questione della riunificazione tra i due Paesi ricorre spesso nei discorsi ufficiali di Xi Jinping e negli ambienti diplomatici si teme che il presidente cinese possa far salire la tensione nello stretto di Taiwan proprio quest’anno, in occasione del centesimo anniversario della fondazione del partito comunista.

Vanno lette in quest’ottica le denunce dei giorni scorsi di Taipei in base alle quali vari jet e bombardieri cinesi sono entrati nella sua zona di difesa aerea.

Taiwan, Usa conferma impegno “solidissimo”

Immediata la reazione il dipartimento di stato Usa che ha definito “solidissimo” l’impegno verso Taipei, tanto da ammonire che “il tentativo di intimidire” l’isola da parte di Pechino è una minaccia alla pace regionale, in risposta a vari jet e bombardieri cinesi entrati nella zona di difesa aerea taiwanese.

Il portavoce del dipartimento Ned Price ha espresso “preoccupazione per la serie di tentativi del partito comunista cinese di intimidire i suoi vicini, compreso Taiwan” e ha chiesto a Pechino di “cessare la sua pressione militare, diplomatica ed economica contro Taiwan”.

 “Gli Stati Uniti osservano con preoccupazione i tentativi in corso da parte della Repubblica Popolare cinese di intimidire i suoi vicini, inclusa Taiwan. Sollecitiamo Pechino a cessare le sue pressioni militari, diplomatiche ed economiche contro Taiwan. Noi saremo schierati con amici e alleati per promuovere la nostra comune prosperita’ e sicurezza nell’area dell’Indo-Pacifico e questo include un rafforzamento dei nostri legami con la democratica Taiwan”.

Il neo segretario di Stato Anthony Blinken, che dovrebbe essere confermato a breve, condivide dunque la linea dura di Trump contro la Cina, anche se con metodi diversi e coinvolgendo gli alleati.

La risposta di Pechino

Non è fatta attendere la risposta del Dragone. “La posizione di Pechino “è coerente e chiara: c’è solo una Cina al mondo e Taiwan è parte inalienabile del territorio cinese” ha riposto a Washington il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian all’indomani della nota del Dipartimento di Stato Usa.

La Cina è ferma nell’opporsi risolutamente all’indipendenza di Taiwan e alle interferenze di forze esterne”, ha aggiunto Zhao.

La Cina, infine, ha esortato

“gli Usa a rispettare rigorosamente il principio della Unica Cina e le disposizioni dei tre comunicati congiunti sino-statunitensi, a gestire in modo prudente e appropriato le questioni relative a Taiwan e ad astenersi dall’inviare i segnali sbagliati alle forze di indipendenza di Taiwan per non danneggiare le relazioni sino-americane, la pace e la stabilita’ attraverso lo Stretto di Taiwan”.

Intanto, domenica scorsa Washington ha reso noto, attraverso il Comando Indo-Pacifico, che la portaerei Uss Theodore Roosevelt con il suo gruppo d’attacco sta navigando nelle acque contese del mar Cinese meridionale nell’ambito del programma sulla ‘liberta’ di navigazione’, come prima operazione del suo genere sotto la presidenza di Joe Biden.