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La Fed ha apportato solo minime variazioni alla sua dichiarazione, al termine del meeting del 15-16 giugno, ma ha innalzato le aspettative sull’inflazione e ha anticipato le tempistiche attese sul rialzo dei tassi (i primi due sono previsti nel 2023, anziché a partire dal 2024). Nessun riferimento, invece, al tapering.Nel comunicato del Fomc sono cambiate
La Fed ha affermato che una forte ripresa dell’economia giustificherebbe una discussione sull’inasprimento della politica monetaria
E’ quanto prefigurato da vari analisti, in attesa dell’ultimo incontro della Fed per il 2020 fissato per mercoledì 16 dicembre
Secondo François Rimeu senior strategist di La Française AM “il mercato al momento sta prezzando una probabilità molto alta (del 92%) di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. Storicamente, la Fed ha sempre rispettato le attese quando le probabilità di un taglio erano così alte e non vediamo perché questa volta dovrebbe
Wall Street ha avviato la seduta senza troppi scossoni, con lievi ribassi in parte rientrati nei minuti successivi. Al momento il Dow Jones procede invariato, mentre lo S&P 500 è in calo frazionale dello 0,01% e il Nasdaq sede lo 0,42%. Ieri l’indice S&P 500 ha messo a segno un incremento dello 0.6% che ha
Un taglio dei tassi alla prossima riunione della Fed il 31 luglio sembrerebbe quasi essere un affare fatto. I mercati si aspettano un taglio di almeno 25 punti base. Alcuni sperano in un passo ancora più audace per abbassare i tassi di 50 pb.Di solito, il mercato ha una buona conoscenza di ciò che la
Sale l’attesa sulla conferenza di Draghi, che non è il solo appuntamento clou di giornata. Fari puntati anche sui dati macro e sul summit Ue sulla Brexit.