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Vi riveliamo uno degli indicatori informali piu’ affidabili del sentiment di mercato. Puo’ essere utilizzato per fare ghiotti profitti. Come? In senso “contrarian”. Ad esempio scommettendo su un rialzo dell’S&P quando l’economista, noto ribassista, e’ tra i piu’ cercati su Google.
Fatta eccezione per quello odierno guardando i dati macro c’e’ poco di cui rallegrarsi. Ma le voci contrarian iniziano a farsi vive. Il real estate potrebbe essere un gigante addormentato pronto a risvegliarsi a un ritmo mai visti nelle fasi post recessione.
E’ una vecchia regola valida nei media: quando i settimanali, ormai tagliati fuori dal gioco dell’informazione, che e’ tutto online, dedicano una copertina a un fenomeno economico, e’ un evidente “contrarian indicator”.
L’S&P 500 ha perso -3.8% da lunedi’. Nasdaq -5%. Il petrolio cala -6.6% a $75.39. Massimi di tre settimane del dollaro su euro. Oro al top di un mese e mezzo a $1216. Investitori orientati alla sicurezza, in rialzo i prezzi dei Treasury.
A chi gli chiedeva della bolla immobiliare, aveva detto che non sarebbe esplosa. Due anni dopo aveva rassicurato: la crisi dei mutui subprime non intacchera’ l’economia. Ora prevede un outlook “insolitamente incerto”, val la pena essere contrarian.
Visto come bene rifugio per eccellenza, ha garantito ottimi ritorni. In molti credono che le quotazioni cresceranno ancora, ma non mancano le voci contrarian, secondo le quali per il boom del metallo giallo le ore sono contate.
Quando si dice che non tutto il male viene per nuocere. Con un pizzico di spina dorsale in piu’ rispetto alla media degli investitori o, se si preferisce, con una strategia contrarian, in borsa ci sono occasioni da non sottovalutare. Si va dal settore petrolifero a quello dei media, passando per quello satellitare e finanziario. I guadagni potrebbero sorprendere.
Revisione a ribasso dei leading indicator cinesi. Voci sugli esportatori giapponesi, non ben coperti contro il rischio cambio. Dubai Aerospace che cancella voli. La scadenza della lending facility della BCE…
Proprio mentre in molti consigliano di puntare sulla liquidita’ alla luce delle continue incertezze sui mercati, per via dell’eccessiva volatilita’ al ribasso e al rialzo, che fa bene ai broker ma certo non giova al portafoglio degli investitori di lungo periodo, ecco un’interessante indicazione contrarian di una grande banca Usa: no al cash, si’ invece alle borse.
Non possiamo ignorare lo scenario ipotizzato dalla stock strategist di Goldman Sachs, nota non solo per le sue previsioni super-toro ma anche per tutte quelle non azzeccate. Il suo obiettivo di fine anno per l’S&P 500 e’ quota 1250.