Economia

Superbonus 110%: chi ne ha fruito di più e per quali interventi

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Sono soprattutto i condomini del Nord Italia a muoversi per eseguire per lo più interventi di isolamento termico degli involucri edilizi. Questi i principali soggetti beneficiari e le tipologie di interventi più richiesti per quanto riguarda il Superbonus 110%, la maxi detrazione introdotta dal precedente governo come misura di rilancio dell’economia segnata dalla pandemia Covid.

Superbonus 110%: l’analisi del Cesef

A fare una prima valutazione dello stato di avanzamento dei lavori connessi al Superbonus 110% è il Cesef (Centro studi sull’economia e il management dell’efficienza energetica).
Ebbene dall’analisi è emerso che sulle 33.865 richieste pervenute, circa il 60% riguarda la prima fase di contatto con l’azienda, ma il 28% è relativo a interventi di efficienza energetica e l’1% a misure antisismiche. Tra le domande, spicca l’isolamento termico degli involucri edilizi (73%) sia in via esclusiva (43%) sia in abbinamento alla sostituzione degli impianti di climatizzazione (30%) per gli interventi trainanti.

Netta la predominanza delle richieste per l’efficentamento energetico di elementi non strutturali (per esempio, la sostituzione degli infissi) tra gli interventi trainati, con una netta preferenza per caldaie a condensazione, domotica per il risparmio energetico e pompe di calore elettriche quanto al tipo di impianti richiesti.

Il grosso delle domande, poi, sottolinea il Cesef, arriva dai condomini (59%, soprattutto quelli con più di 8 unità abitative) e dalle persone fisiche (28%) e si riferisce prevalentemente alle prime case (83%) con prestazioni energetiche inefficienti, ubicate soprattutto nel Nord Italia (73%) rispetto al Centro e al Sud della penisola.

In merito poi ai progetti arrivati a traguardo, il 7,3% delle quasi 34mila richieste totali ha superato la fase di primo contatto e, di queste, il 69% è stato deliberato dall’assemblea, il 15% contrattualizzato, l’11% cantierato e appena il 4% concluso.

Quanto alla fruizione del beneficio fiscale, considerando che al posto della maxi detrazione al 110% si può optare per lo sconto in fattura o in alternativa per la cessione del credito, il 73,4% dei richiedenti ha optato per lo sconto in fattura, mentre il restante 26,5% per la cessione del credito ad altri soggetti.
Assoluta parità infine tra le imprese per chi ha usato il credito d’imposta e chi ha preferito per la cessione dello stesso ad altri soggetti.