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Sulle borse infuriano i Buy ma a Lisbona la diga si e’ rotta

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Questa mattina i mercati sono tutti concentrati nel successo dell’ultima asta del debito portoghese, che ha permesso a Lisbona di raccogliere 1,2 miliardi di euro di prestiti.

Ma la storia piu’ importante e’ che un piano di salvataggio del Portogallo potrebbe arrivare gia’ a partire dalla prossima settimana. A dirlo tra le righe e’ stato l’amministratore della banca centrale Teodora Cardoso, che ha detto: “sarebbe piu’ facile se potessimo contare su un appoggio esterno, perche’ l’aggiustamento sarebbe meno brusco: se lasciamo che siano i mercati a comandare, l’esito potrebbe essere brutale”, stando a quanto riportato dal giornalista Ambrose Evans-Pritchard sul Telegraph.

E’ una velata ammissione che l’FMI e l’Ue farebbero meglio a intervenire ora per salvare il Portogallo piuttosto che lasciare che Lisbona continui ad avere a che fare con i mercati. Una sorta di deja vu di quanto successo quando il governatore irlandese Patrick Hohonan ha ammesso di “prevedere senza ombra di dubbio” che il suo paese avrebbe accettato un pacchetto di aiuti finanziari del valore di “decine di miliardi”.

Addirittura circolano report secondo cui il paese avrebbe gia’ avviato i colloqui con l’FMI e che i dettagli saranno messi a punto entro la prossima settimana. Anche se c’e’ dissenso tra i membri del board della Banca Centrale, sembra ormai inevitabile che si ripeta quanto accaduto all’Irlanda a inizio dicembre.