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STRATEGIA FINANZIARIA: CRUCIALE CAPIRE QUANDO SALIRANNO I TASSI

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro la sessione di ieri si è conclusa con tassi in rialzo sulla parte a lungo termine della curva, mentre sono rimasti stabili sul tratto a due anni, portando il differenziale 2-10 anni a 204 pb. La riunione della Bce si è conclusa come nelle attese con un nulla di fatto, con Trichet che in conferenza stampa ha evidenziato l’intenzione delle autorità di procedere con una rimozione lenta delle misure di stimolo fino ad ora adottate.

In merito alle operazioni di rifinanziamento ad un anno ha lasciato intendere la possibilità di non voler continuare ad effettuarle il prossimo anno. Per l’asta di dicembre invece non ha voluto commentare sull’ipotesi di aggiungere uno spread al tasso di riferimento fino ad ora adottato, rimandando ogni decisione alla riunione che si terrà il tre dicembre. Il capo della Bce rimane cauto sull’outlook, se da un lato i dati sul Pmi fanno intravedere una ripresa della crescita, le vendite al dettaglio restano ancora molto deboli. Non è mancato il riferimento ai cambi, a proposito dei quali ribadisce l’intenzione delle autorità Usa di voler mantenere un Dollaro forte.

Confermiamo il mantenimento dei tassi fermi almeno fino al primo trimestre, mentre sembra più probabile l’ipotesi di una rimozione iniziale dell’asta di rifinanziamento a dodici mesi, mantenendo la piena allocazione delle richieste. In UK la riunione della Boe si è conclusa con il mantenimento dei tassi allo 0,5%, e con un rialzo dell’ammontare dei titoli acquistati a 200 Mld£ da 175 Mld, inferiore al consensus di Bloomberg di 225 Mld£.

Negli Usa i tassi di mercato sono rimasti pressoché invariati sul tratto decennale, mentre sono calati sul breve. Lo spread 2-10 anni si è portato così a 265pb, il livello maggiore dallo scorso luglio. Sul trend di allargamento stanno probabilmente pesando le attese di ripresa economica e le forti emissioni governative in atto. La prossima settimana sarà emesso un ammontare record pari a 81Mld$. Le borse hanno chiuso in rialzo con l’indice S&P500 salito dell’1,92% guidato dal settore industriale, IT e beni di consumo discrezionali.

Il rialzo è stato favorito da dati macro migliori delle attese e dalla dichiarazione del CEO di Cisco System, società leader dell’equipaggiamento network, che vede un recupero dell’economia a livello globale. Sul fronte macro, le richieste settimanali di nuovi sussidi di disoccupazione sono calate oltre le attese, aumentando le speranze che il mercato del lavoro pian piano stia migliorando. Oggi sono attesi gli importanti dati di ottobre relativi alla situazione occupazionale che, secondo il consensus di Bloomberg, dovrebbe vedere il tasso di disoccupazione salire poco al di sotto del 10%.

Gli analisti però si attendono che le aziende abbiano ridotto il numero degli occupati al ritmo minore dall’agosto 2008. Questi due dati rappresenteranno i principali mover odierni di mercato. Sul decennale governativo oggi la resistenza si colloca a 3,56%, il supporto a 3,36%.

Valute: ieri si è assistito ad un apprezzamento dell’Euro vs Dollaro durante la conferenza stampa di Trichet, in seguito alla notizia della possibilità di rimozione di alcune misure straordinarie di liquidità. Il cambio è poi rimasto stabile durante la notte. Oggi il mercato del lavoro sarà l’evento atteso dai trader, con le resistenze da monitorare collocate a 1,4920 e 1,5063, ed il supporto in area 1,4620-80. Nel caso di dati occupazionali peggiori delle attese potrebbe verificarsi un mini-rally del Dollaro. Lo Yen si è mosso in trading range durante la notte, verso Euro e Dollaro. Il leading indicator ed il coincident index di settembre hanno evidenziato il recupero in atto dell’economia nipponica. Verso Euro restano validi i livelli segnalati ieri: la resistenza si colloca a 136, il supporto più vicino a 133,35 circa.

Materie Prime: prese di profitto generalizzate con poche eccezioni positive come ad esempio il gas naturale (+1,2%) che comunque aveva perso molto nei giorni precedenti. Il greggio Wti è calato dell’1%. Lievi ribassi per i metalli industriali guidati dal nichel (-0,8%). Tra i preziosi lieve rialzo dell’oro (+0,2%) che si mantiene poco al di sotto dei 1100$/oncia. Infine tra gli agricoli in rialzo il caffè (+1%), forte calo per zucchero (-3,6%) e soia (-2,9%).

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