Società

Squinzi, Confindustria: non esiste un modello alternativo di Europa

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ROMA (WSI) – Non c’e’ nessun modello alternativo al progetto europeo ”che sia anche solo in parte convincente”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, in una conferenza all’Accademia nazionale dei Lincei, sull’Europa. ”Se imboccassimo la retromarcia della rinazionalizzazione – ha spiegato Squinzi -, perderemmo tutti la nostra capacita’ di stare al passo con il futuro. Divisi e ripiegati su noi stessi non avremmo alcuna possibilita’ di agire come global player e ci autocondanneremmo a una solida irrilevanza”. ”Le attuali difficolta’ non sono il primo banco di prova critico del progetto europeo – ha concluso Squinzi -: la storia dell’integrazione e’ prima di tutto una storia di crisi superate”.

Confindustria sta lavorando “all’elaborazione di un manifesto per le elezioni europee”.Lo dice il presidente dell’associazione Squinzi, spiegando che “intende tracciare le linee che permetterebbero all’Italia di essere autenticamente protagonista sulla scena europea”

Il 2014 sara’ un anno decisivo per l’Unione europea, in vista anche delle elezioni di maggio. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, intervenendo a una conferenza all’Accademia nazionale dei Lincei. ”A maggio – ha detto Squinzi – ci attendono le elezioni europee, con la possibile ascesa del fronte euroscettico, che con argomenti demagogici cerchera’ di intercettare consensi sulla falsa opinione che l’Unione europea sia solo un’ingiusta fonte di oneri e sacrifici per paesi gia’ provati dalla crisi”.

”La reazione alla crisi – ha aggiunto Squinzi – potrebbe favorire il riflusso di una parte importante degli elettori, anche in paesi di antica tradizione europeista, verso tendenze euroscettiche, proprio nel momento in cui sarebbe piu’ importante la costruzione di un soggetto politico forte”. ”La difficile costruzione di questa Europa – ha poi concluso Squinzi – ha certamente un prezzo, ma soprattutto ha un valore inestimabile per noi e per le generazioni future”. (ASCA)