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Spread Italia-Germania oltre 200 pb in attesa asta Bot

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(WSI)- Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato governativi e swap hanno chiuso la sessione poco variati, mentre i listini azionari hanno chiuso in forte calo. Sui periferici si è assistito ad un rialzo del differenziale Italia-Germania e Spagna-Germania arrivati in mattinata a 203 e 276 pb, mentre restano sotto i livelli di venerdì gli spread portoghesi, irlandesi e greci.

A pesare sui differenziali sono le aste in arrivo questa settimana. A tale proposito il Giappone ha dichiarato che acquisterà il 20% di bond della zona Euro che saranno emessi a fine mese dall’Efsf attingendo alle proprie riserve che attualmente ammontano a 1096Mld$. Oggi sarà la Grecia ad emettere bills a 182 giorni per 1,5 Mld€, l’Italia Bot a 367 giorni per 7 Mld€ e l’Olanda un nuovo titolo 2014 per 2,5-3,5 Mld€. La Spagna invece in mattinata ha annunciato che emetterà un bond sindacato per 6 Mld€ questa settimana o la prossima.

Il Portogallo continua a ribadire di non aver bisogno di salvataggio e di non essere nervoso per l’asta di domani. Secondo quanto riportato da Reuters che cita alcuni operatori di mercato, la Bce sta acquistando titoli portoghesi a cinque e dieci anni, mentre alcune fonti Ue specificano che l’Istituto non ha acquistato ancora titoli spagnoli.

Ricordiamo che la Bce oggi drenerà liquidità per 40 Mld€ e che la scorsa settimana ha acquistato bond dell’area Euro per 113 Mln€. L’attenzione degli operatori è però rivolta anche al Belgio. Il re del Belgio ha infatti chiesto al primo ministro ad interim di redigere una finanziaria per il 2011 più rigorosa di quanto concordato con l’Ue.

Lo scopo è quello di calmare le preoccupazioni del mercato dopo il mancato tentativo di formare un nuovo governo. Negli Usa tassi di mercato in calo a fronte di borse leggermente in negativo: ieri Alcoa, il gigante dell’alluminio Usa, ha riportato dati trimestrali migliori delle attese, inaugurando così la stagione delle trimestrali che questa settimana vedrà tra i protagonisti i dati di Intel e JPMorgan attesi rispettivamente il 13 ed il 14 gennaio.

Sul fronte Fed emergono posizioni divergenti in merito all’opportunità o meno dell’estensione del QE2. Fisher, da quest’anno membro votante, si è dichiarato contrario, aggiungendo che ulteriore supporto all’economia dovrà arrivare dal lato governativo. Inizia oggi la tornata di emissioni che parte con il segmento triennale (32 Mld$) per poi proseguire nei prossimi giorni con il comparto a 10 e 30 anni.

Valute: euro in apprezzamento vs dollaro dopo le dichiarazioni del ministro delle finanze giapponese, consentendo alla valuta unica di arrivare fino in prossimità di 1,30. Il principale supporto rimane sempre a quota 1,28. Vs yen ribadiamo il supporto a quota 106,70.

Sul fronte cinese, la banca centrale ha reso noto che le riserve valutarie sono arrivate a fine 2010 al nuovo record di 2850Mld$. Inoltre nel corso dello scorso anno il totale dei prestiti in Yuan è arrivato a quota 7950 Mld yuan, superando il tetto dei 7500Mld yuan posto dal governo, rendendo pertanto possibili ulteriori manovre restrittive.

Materie Prime: inizio di settimana misto per le principali commodity. Chiusura in rialzo per gli energetici, ad eccezione del gas naturale (-0,5%). Il greggio Wti guadagna l’1,4%, sopra quota 89 $/b, in seguito alla chiusura di un oleodotto in Alaska che trasporta il 15% della produzione di greggio degli USA.

Positivi anche gli agricoli ad eccezione del grano (-0,8%). In rialzo i metalli preziosi, con l’oro che riprende quota dopo la maggiore perdita settimanale da luglio, chiudendo la seduta di ieri a 1374 $/oncia. Negativi invece i metalli industriali.

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