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SPREAD GRECIA-GERMANIA IN RIALZO, ATTESA SU NUOVI DETTAGLI DA ATENE

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(WSI) – Tassi di interesse: la notizia dell’inchiesta su Goldman Sachs, accusata di frode, ha pesato sul finale della seduta di venerdì. I tassi di mercato sono infatti scesi su tutta la curva ed i listini azionari hanno chiuso la sessione in calo.

Allo stesso tempo l’attesa per la riunione del Fmi, Bce e Commissione europea in Grecia, prevista per oggi ma poi rimandata a mercoledì, ha condizionato gli spread sui periferici. Il differenziale sul decennale Grecia-Germania è salito questa mattina sopra i 440 pb.

Il primo ministro greco, Papandreou, ha dichiarato che deciderà entro le prossime settimane se attivare il pacchetto di aiuti della zona Euro. Probabilmente una decisione sarà presa in vista delle scadenze di 10 Mld€ circa di bond di maggio al fine di evitare emissioni con interessi ancora troppo elevati.

Il ministro delle finanze greco ha inoltre precisato che non ci sono decisioni sulle date per il road show né cifre sull’emissione di bond in dollari. In settimana sono previste emissioni in Irlanda, Germania e Spagna che interesseranno soprattutto il comparto a 10-15 anni.

Negli Usa tassi di mercato in marcato calo sulla scia delle perdite sul mercato azionario, trascinato al ribasso soprattutto dal comparto bancario dopo le accuse di frode della Sec rivolte nei confronti di Goldman Sachs, a cui nel corso del fine settimana si è aggiunta la notizia di una possibile inchiesta analoga anche da parte della FSA (l’analoga organo di vigilanza Uk) e della Bafin tedesca.

La banca Usa ha chiuso in calo di circa il 13%, realizzando volumi molto vicini a quelli scambiati nelle giornate del fallimento di Lehman. Domani la banca Usa è attesa presentare i conti trimestrali, per i quali l’attesa aumenta dopo le vicende dello scorso venerdì.

Gli operatori hanno reagito con forti acquisti di titoli governativi distribuiti in modo pressoché omogeneo su tutta la curva che si è pertanto mossa in modo parallelo. Lo scorso venerdì i titoli governativi Usa sono stati preferiti rispetto anche agli analoghi titoli dei paesi emergenti, a giudicare dall’allargamento (circa 10pb) evidenziato dall’indice Embi+ spread.

I volumi sul future T-note decennale si sono nuovamente posizionati su livelli molto elevati (oltre 1.300.000 contratti), mentre gli speculatori allo scorso martedì continuano a mantenere posizioni record che puntano ad un calo del prezzo dei Treasury decennali.

La settimana sarà ancora caratterizzata da un denso calendario di trimestrali tra cui spiccano quelle del comparto bancario (oggi Citigroup e domani Goldman Sachs) oltre che quelle di Apple e Yahoo! (domani) e Microsoft il prossimo giovedì.

Molto attesi anche i discorsi di Bernanke di oggi e di domani, soprattutto dopo le citate vicende di Goldman Sachs.

Valute: euro in deprezzamento anche questa mattina, avvicinandosi al supporto collocato in area 1,34. Le posizioni speculative, che puntano ad un apprezzamento del dollaro vs. euro, allo scorso martedì segnalano un ridimensionamento.

Nel breve il principale supporto si colloca in prossimità di area 1,34. Yen in apprezzamento verso euro e dollaro dopo le notizie relative alla Grecia ed alla Sec. Verso euro il supporto da monitorare questa settimana si colloca a 123,45. Qualora la rottura fosse confermata in chiusura della sessione londinese, si configurerebbe una figura di doppio massimo con target al ribasso in prossimità di area 120.

Secondo i dati del Cftc, gli speculatori hanno aumentato le posizioni che puntano al deprezzamento dello yen vs dollaro, portandole ai massimi dall’agosto 2007. Sul cross dollaro/yen un’area di supporto particolarmente importante si colloca a 90-90,75. Segnaliamo infine che il ministero del commercio cinese ha smentito l’indiscrezione di stampa di un accordo tra Cina ed Usa sullo yuan.

Materie Prime: tranne poche eccezioni, la maggior parte delle commodity incluse nell’indice GSCI hanno chiuso in territorio negativo. Tra i peggiori segnaliamo lo zucchero (-5,3%), l’argento (-4,1%) e lo zinco (-3,5%). In calo anche il greggio Wti che questa mattina è sceso sotto gli 82$/b. In evidenza alcuni agricoli come il cacao (+3,1%) ed il grano (+2,1%).

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