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SPECULATORI, ATTENTI CHE CE L’HANNO TUTTI CON VOI

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(WSI) – Si poteva anche pensare che la Grande Crisi si fosse portata via almeno i brokers. O che ne avesse mitigato l´arroganza e l´ardire.

Invece non è stato così. I manipolatori del mercato sono sempre in attività, impuniti e più svelti di prima, se possibile. Tra i ritorni di questi ultimi giorni – anche se sono in molti a sostenere che sia sempre stata presentissima – c´è certamente tanta speculazione sui mercati.

Il 2009 è andato, per le Borse, molto meglio di quanto non si prevedesse, le performance dei clienti a novembre erano ormai più che fatte ed allora perché regalare altri rialzi che sarebbero stati marginali e, pertanto, poco apprezzati? Ed ecco allora la grande pensata dei gestori e dei brokers delle principali banche: perché non drammatizzare qualcosa che metta un po´ di paura (non troppa, però) e che tenga i mercati tra l´andamento laterale ed il lieve ribasso? Insomma, interessanti.

Detto, fatto. Bisogna solo mettere in scena una specie di fine del mondo. La gente l´ha appena scampata e quindi magari ci crede davvero. Un giorno ti fanno esplodere, come se fosse una novità, il debito e le insolvenze della principale holding di Dubai, qualche giorno dopo ecco che riemergono i problemi della Grecia, poi addirittura si va a scovare l´Irlanda dove delle emissioni obbligazionarie di banche, garantite dalla banca centrale, scendono di botto e diventano improvvisamente illiquide.

E a proposito di liquidità passano intere giornate in cui sui mercati sia azionari che obbligazionari si tratta molto meno delle medie degli ultimi mesi. Altro segno che le mani forti gestiscono tutto, anche se, questa volta, con il guanto di velluto. Solo degli sprovveduti infatti non sapevano dell´assurdità di tutto quello che è stato fatto a Dubai e del fatto che prima o poi dovesse esplodere. Peccato che tutto il debito di Dubai vale un terzo di quanto il governo americano ha messo, cash, in Aig in pochi mesi.

Tutti sappiamo benissimo dell´entità del debito greco, ma nessuno segnala che scade mediamente a otto anni e pertanto, oggi, ogni allarme fa il solletico alle finanze europee. A giudicare però dall´andamento di questi giorni il giochetto sui mercati sta riuscendo benissimo. Pochi speculatori, ben coordinati tra loro, stanno portando i mercati dove a loro stessi fa comodo. Ma quali saranno le conseguenze? Semplicissimo, l´inizio del 2010 si annuncia sfavillante, con tutti che, se non succedono cose straordinarie, torneranno a comprare titoli.

Se la manovra descritta è realmente in atto, è proprio possibile che nei primi mesi del prossimo anno le Borse torneranno a crescere.

Le notizie sull´economia reale continuano infatti ad essere discrete e il fondo, se non fosse stato ancora toccato, arriverà – come sostiene Roubini – nel primo semestre del 2010, ma non dovrebbe più essere nulla di drammatico. Anche il più grande segnale di questo periodo, cioè le vendite al consumo, in Usa, nel giorno del Thanksgiving, se letto alla luce di quello che è successo nei quindici giorni precedenti, dato che questa volta i saldi sono partiti prima, è stato positivo. Per i mercati però ha fatto comodo evidenziare più le ombre che le luci; tra qualche giorno, magicamente, è possibile che succeda l´inverso: i consumi, le scorte, il Pil, magari anche gli investimenti, torneranno centrali. E la vita riprenderà.

È triste pensare che tutto possa essere cosi pilotato, cosi poco attinente alla realtà oggettiva e soprattutto come pochissime mani possano condizionare una parte cosi importante della vita economica del mondo. Però è cosi. E anche nel prossimo anno subiremo ondate, prima all´insù, poi probabilmente all´ingiù, poi chissà. Magari per finire il 2010 con gli indici poco lontani da quelli dell´inizio, ma con utili enormi per quelle mani “magiche”. L´unica speranza è che, almeno nel medio termine, la “livella” delle cose vere prevalga sui desideri di qualche decina di broker che, come non mai, di questi tempi fanno il buono e il cattivo tempo. Sulla testa di tutti noi.

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