Società

Sorpresa in Europa: anche la Danimarca è in recessione

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Roma – Non è solo l’Europa dei Piigs a soffrire. Oggi è arrivata infatti una notizia inattesa: la Danimarca è entrata tecnicamente in recessione, soffrendo una contrazione della crescita per il secondo trimestre consecutivo. A pesare è stata soprattutto la flessione dei consumi.

Precisamente, secondo quanto riporta Bloomberg, il prodotto interno lordo del paese è sceso nel primo trimestre del 2011 dello 0,5%, dopo la flessione dello 0,2% della fine del 2010. Gli economisti intervistati da Bloomberg avevano previsto per il primo trimestre una crescita del Pil pari allo 0,5%.

“Il dato è davvero sorprendente – ha commentato Steen Bocian, economista presso Danske Bank A/S, la più grande banca danese – La ragione dei consumi più bassi risiede nella combinazione di tasse più alte e crescita dell’inflazione, trainata dai prezzi delle materie prime”.

La più piccola economia scandinava sta incontrando non pochi problemi nel cercare di emergere dalla recessione del 2009, che si è tradotta in un calo dell’occupazione, in una forte crisi del settore immobiliare e in un allargamento del deficit.

Nel primo trimestre del 2011, sia i consumi privati che quelli pubblici sono scesi dello 0,8% su base trimestrale, mentre gli investimenti fissi sono scivolati dell’8,3%. L’occupazione è calata dello 0,1%, dopo la flessione dello 0,3% del quarto trimestre.

Nonostante questo, il ministero delle Finanze danese ha dichiarato appena ieri che l’economia crescerà a un tasso dell’1,7% quest’anno e dell’1,9% nel 2012, alzando così le stime per entrambi gli anni dello 0,2%. La revisione al rialzo è stata giustificata con la ripresa dei commerci globali. Il governo prevede invece, sul fronte del deficit, una crescita dal 2,9% del 2010 al 4,1% per quest’anno.