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Sicurezza: arriva scansione facciale, come videogioco

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NEW YORK (WSI) – Il governo federale sta facendo progressi nello sviluppo di un sistema di sorveglianza che potrebbe collegare i computer alle telecamere, per effettuare la scansione delle persone tra la folla e identificare automaticamente le persone dai loro volti.

Lo riporta il New York Times che aggiunge che il Department of Homeland Security ha testato un progetto chiamato, Sistema di Sorveglianza Ottico – o anche BOSS – lo scorso autunno, dopo due anni di finanziamenti per lo sviluppo da parte del governo. Anche se il sistema non è pronto per l’uso, i ricercatori dicono che nei test sta compiendo progressi significativi.

Da decenni si cerca di costruire una macchina in grado di individuare i connotati e i lineamenti del volto delle persone sospette, in occasioni o eventi importanti, come può essere una parata inaugurale presidenziale. O anche per ricercare latitanti in luoghi affollati come, ad esempio, Times Square o per individuare trucchi di carte in casinò pieni di gente.

Bisogna dire che negli ultimi anni il progresso tecnologico ha migliorato notevolmente i primi piani (‘close up’) fotografici e aziende come Facebook li hanno anche sperimentati.

Nonostante tutto, queste migliorie non sono ancora abbastanza. Gli ostacoli tecnici che riguardano la scansione di una folla hanno dimostrato che si tratta di qualcosa di molto impegnativo. Alcuni vecchi test effettuati nel Super Bowl, nel lontano 2001, avevano riportato che il tutto era ancora troppo lento ed inaffidabile.

Ma l’interesse per la videosorveglianza negli Stati Uniti è sempre in aumento a maggior ragione dopo i recenti casi di Snowden e dell’attentato alla maratona di Boston, dove grazie all’uso delle telecamere si è riuscito ad individuare gli attentatori.

Questo sistema in evoluzione quindi, sarebbe costituito da due torri portanti, delle “telecamere robotiche”, con sensori a infrarossi. Riuscirebbero a scattare foto dello stesso soggetto da angolazioni leggermente diverse. Un computer poi elaborerebbe le immagini in una “forma 3-D” grazie al calcolo dei dati e ai rapporti tra i vari punti sulla faccia.

Il Dipartimento di Homeland Security ha testato il sistema BOSS in un’arena in Richland, nello stato di Washington. Sono stati utilizzati 30 volontari, i cui dati facciali sarebbero poi stati mescolati in un archivio con altre 1.000 foto segnaletiche, per poter vedere se il sistema era affidabile nel riconoscere se questi erano presente.

Il risultato, per l’accuratezza di questa tecnologia, ha determinato che siamo sulla buona strada, ma ancora non ci siamo e quindi ancora è troppo presto per farlo usare alla polizia.

Manca poco quindi, e poi verrà ufficialmente dato un’ulteriore calcio alla nostra privacy.