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«Sexstasy», la nuova droga mixata di Viagra ed Ecstasy

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Sballo e performance, per recordmen onnivori. Viaggiatori bulimici del piacere, che amano spingersi oltre. Si chiama “sextasy” il mix di viagra ed ecstasy tornato in pista nei club e non solo. Se il cocktail arriva da lontano – erano i primi anni Duemila quando iniziava a circolare negli ambienti omosessuali – ora è facile trovarlo anche in strada. Segno che il poli-consumo di sostanze è sempre più diffuso. Accade a Calgary, dove la Royal Canadian Mountain Police da qualche mese registra un fenomeno insolito: furti di pillola blu in drug-store e farmacie. «Casi sporadici» precisa il sergente Donna Hanson «ma significa che esiste comunque un mercato».

«Perché finora il più rubato era l’oxycontin (un analgesico della famiglia degli oppioidi, ndr)» continua. Adesso invece, va di moda qualcosa di più forte. Il combinato viagra-extasy negli ultimi due lustri è apparso un po’ ovunque: dall’Australia al Regno Unito, dalla comunità gay di San Francisco ai college party americani. Campione trasversale, con un denominatore comune: teenager o trenta-quarantenni senza troppe responsabilità. Sì, perché la maratona del sesso può durare anche un intero weekend. «Siamo medici, giornalisti, manager, avvocati» confessa un ventottenne inglese, habitué dei locali notturni «ma nel tempo libero ci piace tornare adolescenti…». Assumendo viagra a go-go. Il cardiologo Graham Jackson, consulente al Guy’s Hospital di Londra, già nel 2007 parlava di “recreational circus” (divertimentificio), legato all’assunzione della pillola blu: «Trovarla è facilissimo, la vendono anche i tassisti» spiegava. «Ai soggetti sani, di solito, non accade nulla di particolare».

Ma il pericolo aumenta con l’uso di stupefacenti. «Perché tutto diventa come un cane che si morde la coda» spiega Simona Pichini, ricercatrice all’Istituto Superiore di Sanità: «Cocaina, marijuana, ecstasy, alcol, crystal meth, come gli anabolizzanti, possono dare problemi di erezione o, in ogni caso, rallentarla». Motivo per cui i giovani adulti ricorrono al farmaco vasodilatatore: per compensare questo effetto “deprimente”. Associare sostanze così diverse, per non dire opposte ha controindicazioni più o meno serie a seconda del dosaggio e delle condizioni fisiche di chi le assume. Nell’ipotesi peggiore, priapismo e scompensi cardiaci. Lo sa bene Tom Kaulitz – vent’anni, chitarrista dei Tokio Hotel che ha esagerato con il viagra: «Sono rimasto attivo per quasi 48 ore» ricorda «anche in situazioni inadeguate. La massaggiatrice sessantenne, quando mi ha visto, era in forte imbarazzo». «La fascia più esposta» sottolinea Pichini «è quella tra i 18 e i 24 anni, poi si tende ad abbandonare l’ecstasy perché non dà più sensazioni». A rimpiazzarla, in genere, è la cocaina. La miscela tra pillole attrae anche i quarantenni: «Separati senza più vincoli familiari» spiega la studiosa «entusiasti di essere tornati single». Neo-libertini, o palestrati imbottiti di steroidi. La domanda, considerati gli acquisti online su siti illegali, è massiccia: «Non esistono dati ufficiali » puntualizza l’esperta «ma il numero di clic è un indicatore».

Il business è così redditizio che sul web si spacciano afrodisiaci dal nome suadente: “sextasy”, appunto. «Uno specchietto» esclama Pichini. «Il mix si può fare da soli, non c’è una formula specifica». Le alchimie pubblicizzate online promettono il massimo del piacere: «Ultimate sextasy » annota un utente sul blog legaldrugreviews garantisce sesso da urlo con pochi milligrammi. Come il viagra abbinato alla cocaina, ma più economico». Sui portali specializzati, il pacchetto da 200 milligrammi costa 24.69 dollari, escluse le spese di spedizione. E più o meno questa è la cifra su una ventina degli smart shop digitali più cliccati. Il segmento è di nicchia, sì, ma pur sempre globale. Italia compresa. «Non parlerei di fenomeno » ragiona l’esperto di subculture, anonimo per ragioni professionali.

A Milano, ecstasy e viagra si consumano in situazioni chiuse: «After party lanciati con il passaparola» racconta l’insider «dopo la chiusura dei locali». Garage, illegal bar, loft, studi di artisti e fotografi: è qui che, dopo essersi “calati”, ci si apparta fino a dodici ore. Corpo e mente al top, indipendenti l’uno dall’altra. Il rito può variare, anche in base ai miscugli chimici. Pratiche fluide, da melting-pot, come negli Usa: vedi la tradizione psichedelica, rivisitata in chiave trance. Un esempio? «Le feste organizzate nel castello di un tatuatore cinquantenne a Hollywood » rivela il cacciatore di tendenze «dove il classico look sadomaso vira al pop».

L’eclettismo non si limita all’immagine: «Circolano sostanze di ogni tipo…». Sergio Ricciardone, 40 anni, ex dj torinese, ha captato gli umori sul nascere in tempi non sospetti. Complice il servizio civile con il gruppo Abele e la rivista Narcomafie: «Scrivevo di ecstasy e viagra nei club londinesi dieci anni fa, tirarli fuori adesso non ha molto senso». Il problema, dice, è più complesso: «Il nichilismo della società spinge all’autodistruzione. Se si toglie la possibilità di sognare, la deriva è inevitabile». Al contrario dei Paesi emergenti, dove si respira un’altra energia: «Sono stato a Istanbul per un evento culturale» racconta Ricciardone«e ho notato che gira pochissima droga. I giovani sono entusiasti, fiduciosi nel futuro». Certo, non si può dire lo stesso dei loro coetanei occidentali: «Vogliono sperimentare tutto in un colpo solo» ribadisce Pichini «senza mai sentirsi appagati» Per lo sballo immediato, la soglia estrema è la “drunkoressia”: bere a stomaco vuoto, con il rischio di cadere in coma etilico. Mentre i maniaci del fisico palestrato fanno incetta di anabolizzanti: «Lo smercio clandestino su Internet» rivela la ricercatrice «è fiorente». Vecchie e nuove droghe, per quell’ansia di vivere che meriterebbe ben altre risposte.

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