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SETTORI DEL NUOVO SECOLO: BANCHE COMMERCIALI

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Gli analisti di Wall Street pensano che vari settori tradizionali, tra cui quello delle banche commerciali, dei servizi finanziari, delle costruzioni e delle abitazioni, daranno risultati notevoli quando l’economia americana tornera’ a crescere.

Una delle ragioni per cui questi comparti diventeranno componenti essenziali dell’economia del ventunesimo secolo sta nel fatto che gli investitori, colpiti dalle enormi perdite del settore tecnologico, desiderano tornare a investimenti piu’ sicuri senza pero’ sacrificare i guadagni di oltre il 10% a cui si sono abituati negli anni 90.

Le banche commerciali, con un flusso di fatturato piuttosto solido e forti prospettive di crescita, sono tra i settori che rispondono a questi nuovi requisiti di guadagno e di rischio.

Fleet Boston Financial (FBF) ($32,80, PE:10) e’ in ottima posizione, secondo gli analisti. Argus Research ha sottolineato che Fleet ha fatto i passi necessari per sopravvivere nel difficile clima attuale – ammassando una solida attivita’ di prestiti e cercando di ridurre i costi – continuando a generare la crescita del fatturato attraverso l’attivita’ bancaria tradizionale. Argus ha emesso un rating “buy” per Fleet con un target di prezzo di $50. Deutsche Bank ha poi dato all’istituto bancario un rating di 0,80 su una scala da 0,75 a 0,82.

Citigroup (C) ($35,60, PE:13) ha le caratteristiche che piacciono agli analisti: un bilancio forte, un’enorme base di capitali, fonti diversificate di fatturato e un’attivita’ globale. Secondo Argus Research Citigroup ha le possibilita’ per essere il leader del settore e per acquistare le societa’ minori colpite negativamente dall’andamento economico. Il taglio dei tassi d’interesse a breve da parte della Fed dovrebbe inoltre ridurre il costo del finanziamento. Per queste ragioni Argus ha emesso un rating “buy” sulla societa’ e un target di prezzo di $60 per quest’anno.
Anche Prudential Securities ha emesso un rating “buy’ su Citigroup giudicando che la societa’ sia focalizzata sulla riduzione dei costi e sull’aumento della sua quota di mercato.

Wachovia Corp. (WB) ($29,30), che recentemente si e’ fusa con First Union, secondo Standard & Poor’s sta facendo notevoli progressi nel suo piano di ristrutturazione che prevede l’abbandono di attivita’ non essenziali – quali la divisione di mutui e carte di credito – e la focalizzazione su aree ad ampia crescita. Sebbene il tasso di crescita di Wachovia dovrebbe essere inferiore al 10% quest’anno, S&P prevede che il titolo agira’ in linea con il resto del mercato fino a che i benefici della fusione diventeranno visibili.

PNC Financial (PNC) ($54,30, PE:13) e’ la quarta ‘stella’ del settore, secondo gli analisti. La societa’ di servizi finanziari ha registrato per i primi sei mesi dell’anno un calo del 7% degli utili netti a $550 milioni, ma il mercato rimane ottimista nel lungo termine.

Nella divisione prestiti PNC dovrebbe, secondo S&P, mantenere una buona crescita e la sua diversificazione minimizza l’esposizione all’andamento dei tassi d’interesse risultando in una crescita dei multipli PE.

Sia S&P che Argus Research hanno emesso un
rating “buy” su PNC Financial.