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SEDUTA PRUDENTE
PER L’AZIONARIO USA

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Dopo un’apertura positiva, le borse americane invertono la tendenza e al giro di boa sono stabili in lieve ribasso.

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“Cio’ a cui stiamo assistendo e’ una strategia di investimento guidata dall’afflusso di denaro fresco in borsa e dagli indicatori di momentum – osserva Francesco Leone, responsabile dell’ufficio studi di Wall Street Italia -. Gli investitori continuano a scommettere su un miglioramento delle prospettive economiche nei prossimi mesi. Un importante banco di prova da questo punto di vista lo avremo gia’ domani, con il New York Empire State Index e il Philadelphia Fed, primi dati relativi al mese di maggio, per poi arrivare a venerdi’, quando sara’ comunicato il preliminare sulla fiducia Michigan.

Un aiuto al comparto azionario potrebbe venire dal fatto che il rendimento sui titoli di Stato a 10 anni si avvicina ad un importantissimo supporto, posto appena sotto il 3,55%. Tale livello ha dimostrato gia’ l’ottobre scorso e poi ancora a marzo di essere una sorta di minimo sotto il quale gli investitori non vogliono scendere. Se anche in questo caso dovessimo assistere ad un rimbalzo, con conseguente vendita sui bond, potremmo tornare a vedere una correlazione inversa tra reddito fisso ed equity, a tutto vantaggio di quest’ultimo.

Alcuni indicatori sul comparto azionario, inoltre, segnalano che la voglia di rialzo delle borse non e’ ancora terminata. A meta’ mattina al NYSE i nuovi massimi delle ultime 52 settimane erano 110, contro due soli nuovi minimi, mentre al Nasdaq erano 126 contro tre. Si tratta di un trend che va avanti gia’ da alcune settimane e che e’ una chiara dimostrazione di ottimismo.

E’ ovvio comunque che la situazione rimane delicata e qualsiasi indicazione in senso contrario potrebbe cambiare le carte in tavola”.

Sul fronte macroeconomico, i numeri sulle vendite al dettaglio di aprile (indice generale -0,1%, ex-auto -0,9%), comunicati prima dell’avvio degli scambi, hanno deluso anche le previsioni piu’ prudenti. Dopo un iniziale disappunto, tuttavia, i future sugli indici azionari sono tornati a guadagnare. Secondo gli esperti, gli investitori scommettono sul fatto che con il mese scorso il comparto abbia toccato il fondo, e che da qui in poi aumentino le probabilita’ di assistere ad un miglioramento.

Controbilanciano il pessimismo anche i prezzi alle importazioni dello stesso mese (-2,7%, il calo piu’ significativo mai registrato), che iniziano a risentire della debolezza del dollaro.

Per quanto riguarda i profitti delle aziende, sono state nel complesso positive le indicazioni giunte nel pre-borsa (Tiffany e Federated hanno entrambe battuto le stime sugli utili, ma la seconda ha deluso sul fatturato e ha formulato previsioni non troppo esaltanti). Decisamente sconfortante invece la trimestrale del colosso delle infrastrutture chip Applied Materials, diffusa al termine degli scambi di ieri. Oggi, dopo la chiusura dei mercati, occhio ai risultati di altre quattro aziende dell’hi-tech: Bea Systems (BEAS – Nasdaq), Brocade (BRCD – Nasdaq), Computer Associates (CA – Nyse) e Intuit (INTU – Nasdaq).

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