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SEDUTA ALL’INSEGNA DELLE VENDITE PER IL NASDAQ

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Seduta in rosso per l’azionario a stelle e strisce, e soprattutto per il Nasdaq, dopo i recenti guadagni che lo avevano portato ai massimi degli ultimi 18 mesi e a ridosso dei 1.900 punti.

In assenza di dati macroeconomici e a poche ore dalla ricorrenza degli tragici fatti dell’11 settembre 2001, gli investitori rimangono cauti.

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Alle 18:00 italiane (le 12:00 ora di New York) al New York Stock Exchange erano stati scambiati 575 milioni di pezzi, mentre al Nasdaq ne erano passati di mano 862 milioni. Al Nyse i titoli in rialzo erano 987, contro 2.103 in ribasso, mentre al Nasdaq il rapporto era di 833 a 2.126. I nuovi massimi al Nyse erano 62, contro 7 nuovi minimi, mentre al Nasdaq il rapporto era di 88 a 6. L’indice della volatilita’ VIX segnava un rialzo del 5.84%, a 20,83 punti. Al mercato obbligazionario, il rendimento sulla scadenza a 10 anni, benchmark della categoria, si attestava al 4,33%, mentre quello sulla scadenza a 2 anni era all’1,67%.

A livello settoriale, in calo semiconduttori (SOX), networking (NWX), finanziari (DJ_FIN), broker (DJ_SCR) e biotech (BTK). Acquisti invece su compagnie aeree (XAL), wireless (YLS), telecomunicazioni (DJ_TLS) e farmaceutici (DRG).

Tra domani e venerdi’ saranno diffusi, tra gli altri, le cifre su prezzi import/export, prezzi alla produzione e vendite al dettaglio di agosto, bilancia commerciale di luglio e fiducia Michigan di settembre (preliminare).

Al mercato obbligazionario il sentiment resta piuttosto positivo in attesa dei dati macro. Gli operatori si aspettano infatti numeri deboli sui sussidi di disoccupazione settimanali e sulle vendite al dettaglio di agosto.

Al valutario, l’euro tiene $1,12.

Sul fronte societario, gli investitori hanno accolto con perplessita’ le previsioni del colosso dei semiconduttori Texas Instruments (TXN – Nyse), che nella tarda serata di ieri, come largamente anticipato dal mercato, ha rivisto al rialzo vendite e utili del terzo trimestre, che ora dovrebbero attestarsi nella parte alta delle stime, grazie alla consistente domanda per numerosi prodotti. Il fatturato dell’azienda e’ in miglioramento rispetto al secondo trimestre, ma sembra trattarsi di un normale effetto stagionale, dovuto alla riapertura delle scuole e alla ricostituzione delle scorte per le vendite di Natale. Contribuiscono ai ribassi del settore chip le brutte notizie su Xilinx (XLNX – Nasdaq), che ha mantenuto invariate le previsioni sul fatturato del secondo trimestre, e Micron Tech (MU – Nyse), bastonato da SoundView Technology. A pesare sui titoli del networking sono invece i downgrade su Nortel (NT – Nyse) e Juniper Networks (JNPR – Nasdaq).

Ricordiamo che in settimana si completera’ il roll-over tra i contratti future di settembre e quelli di dicembre. Attenzione quindi a movimenti che potrebbero essere slegati dalle reali prospettive del mercato.

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