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SEC: BOSS SCIVOLA SU CONFLITTO DI INTERESSI

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La frase conflitto di interesse continua imperterrita a risuonare negli ambienti di Wall Street dopo le indagini che Eliot Spitzer, procuratore generale di New York, ha avviato contro gli analisti della banca d’affari Merrill Lynch , accusati di aver formulato report eccessivamente ottimisti sui titoli delle societa’ clienti di investment banking.

Da alcuni giorni, tuttavia, nel mirino e’ finito lo stesso Harvey Pitt, presidente della Sec, la Consob americana, l’organo responsabile della tutela e della trasparenza dei mercati.

Essendo a capo della Sec, infatti, Pitt dovrebbe rivestire un ruolo “super partes” nell’ambito delle indagini avviate contro societa’ precedentemente clienti. Dunque, dovrebbe soprattutto astenersi dal difendere tali societa’ , in caso di indagini giudiziarie in corso.

Ma, secondo quanto riporta lo stesso quotidiano finanziario Wall Street Journal, sempre piu’ sarebbero i sospetti contro Pitt, accusato di ingerenza nelle indagini che la Sec ha aperto contro il colosso delle fotocopiatrici Xerox (XRX – Nyse). La societa’ e’ sotto inchiesta con l’accusa di aver gonfiato i profitti al lordo delle tasse di $1,5 miliardi nel periodo intercorrente tra il 1997 e il 2000. L’indagine colpisce la stessa KPMG, societa’ di revisione contabile di cui Xerox e’ cliente.

E KPMG rientra proprio nel ventaglio di coloro che in precedenza erano clienti di Harvey Pitt.

Il Wall Street Jornal sottolinea come appena 10 giorni fa, il 26 aprile, Pitt si sarebbe incontrato in una riunione privata con Eugene D.O’Kelly, nominato qualche giorno prima preseidente e amministratore delegato di KPMG.

La prova di quell’incontro sarebbe ora testimoniata da un’e mail che Mr. Kelly avrebbe mandato allo staff della KPMG e in cui avrebbe parlato apertamente dell’incontro con Harvey Pitt. Nell’e mail si sottolinea come la Sec non dovrebbe prendere alcun provvedimento contro KPMG.

Nell’e-mail scritta da Mr.Kelly si legge: “Desidero che Pitt conosca la priorita’ che noi attribuiamo al rapporto tra la Sec e la KPMG e l’importanza di un dialogo aperto. In virtu’ di cio’, noi continueremo a svolgere il nostro lavoro di revisione (…). Ogni azione che la Sec potrebbe prendere e’ a nostro avviso senza fondamento e andrebbe a creare altri problemi nel mercato azionario.” Nell’e mail, inoltre, Kelly non farebbe mistero del meeting privato che ha avuto con Pitt, e che avrebbe avuto come oggetto di discussione proprio il caso Xerox.

Cosa che e’ stata immediatamente smentita da Pitt. “Ne’ io ne’ Mr. Kelly abbiamo mai parlato di Xerox”, avrebbe dichiarato Pitt.

Di qui, i dubbi sulla possibilita’ che Pitt sia intervenuto a favore di KPMG. Molti accusano inoltre Pitt di non essere stato sufficientemente aggressivo nel predisporre nuove riforme in qualita’ di presidente della Sec, sebbene alcuni abbiano ammesso che il ruolo della Sec sia diventato piu’ attivo recentemente.