Società

Se non agiscono in fretta, gli Usa faranno la fine della Grecia

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New York – Ogni giorno prontamente si sente il lamento staziante degli analisti sulla lentezza della ripresa economica mondiale e sul fatto che gli Stati Uniti rischiano di fare la fine di Grecia, Spagna o Italia.

Ma quando e’ Luigi Zingales a dirlo, c’e’ da allarmarsi: e’ un professore di economia all’Universita’ di Chicago nato in Italia e si occupa di studiare, tra le altre cose, gli elementi che distinguono l’economia americana, la maggiore al mondo, dai posti come la sua Italia.

E il quadro che esce dalla sua analisi e’ molto preoccupante. In un intervento radiofonico concesso all’emittente NPR, l’economista ha raccontato come gli Stati Uniti stiano seguendo la strada disseminata di pericoli che ha portato l’Italia nella situazione critica in cui versa ora. Ma anche come l’America faccia ancora in tempo a invertire rotta. Spetta in particolare alla sua classe politica agire in questo senso.

Zingales sostiene di vedere intorno a lui gente che ha perso fiducia nella classe politica, proprio come avvenuto in Italia. I parlamentari americani alternano l’atteggiamento da tenere a seconda delle occasioni, passando dal rispondere con dosi di populismo alla rabbia dell’opinione pubblica, all’inginocchiarsi alle richieste delle multinazionali e delle lobby.

Ad esempio come quando hanno fatto ping pong tra i piani di aiuti statali del 2008 e del 2009 e le proposte volte a ridurre i bonus concessi ai banchieri e ai manager di Wall Street, nel tentativo di dare un messaggio politico smorzando gli effetti di uno dei casi piu’ lampanti degli eccessi degli americani piu’ ricchi.

Le societa’ e il popolo americano, tuttavia, sta via via perdendo fiducia nel governo, osserva Zingales. Se continua cosi’ finiranno per impiegare le loro energie nella speranza di ottenere favori dai politici, anziche’ puntare nell’innovazione.

Ma persino il tentativo di tenere a bada certi comportamenti, ritenuti inaccettabili per quello che i manifestanti di Occupuy chiamerebbero “il restante 99%” della popolazione, puo’ ritorcersi contro la classe politica.

Zingales prende come esempio la Volcker rule – la proposta di legge per separe le attivita’ commerciali e quelle di investimento di una banca che ha l’obiettivo di ridurre i rischi per gli istituti e i suoi clienti. All’apparenza sembrerebbe la soluzione perfetta, ma non e’ mai entrata in vigore, anche perche’ la situazione e’ piu’ complicato di quanto sembri.

Piu’ vengono apportate sfumature a una legge, piu’ questa comportera’ delle eccezioni – persino elementi che nel contesto sembrano avere senso – e di conseguenza meno efficace essa diventera’.

La soluzione, sempre per Zingales, e’ di rendere le norme il piu’ semplice possibile. In modo che parlamentari e cittadini capiscano bene di cosa si tratti.

Cosi’ facendo si abbassa inoltre la possibilita’ che le aziende riescano ad aggirare la legge e si rende piu’ difficile l’eventualita’ che venga riservato loro un trattamento speciale. Uno dei fattori che mina la fiducia della gente nelle grandi istituzioni e nei grandi gruppi societari.