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Scoperta foresta di 300 milioni di anni nel nord della Cina

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Pechino – Scoperta la Pompei botanica. Una foresta di 300 milioni di anni, ottimamente preservata dalle ceneri di una eruzione vulcanica. Il sito si trova a Wuda, nella parte nord della Cina, vicino alla Mongolia. Il ritrovamento aiuterebbe nello studio degli antichi ecosistemi e degli effetti dei cambiamenti climatici.

“Il tutto è meravigliosamente preservato”, ha commentato Hermann Pfefferkorn, paleobotanico presso la University of Pennsylvania, che ha collaborato alla scoperta con tre colleghi cinesi: Jun Wang (della Chinese Academy of Sciences), Yi Zhang (della Shenyang Normal University) e Zhuo Feng (della Yunnan University).

“Possiamo trovare i vari rami con le foglie ancora attaccate, e poi trovare anche il rispettivo albero”. La foresta è datata a circa 298 milioni di anni fa, all’inizio del periodo geologico chiamato Permiano, in cui le varie placche continentali erano ancora in movimento per formare il supercontinente Pangea. Al tempo la parte nord della Cina era situata dove si trova ora l’equatore, dunque con clima tropicale.

Riconosciuti ad ora 6 tipi di piante, con 3 che formavano una parte più bassa, mentre gli altri quali Sigillaria e Cordaites raggiungevano fino a 24 metri. Si è in aggiunta osservato che ognuno dei tre siti è diverso l’uno dall’altro.

Visto che i siti catturano un momento unico della storia, non possono contribuire in maniera determinante allo studio dei cambiamenti climatici, ma sicuramente possono dare delle informazioni aggiuntive molto utili. “Proprio come Pompei. Ci dice tanto sulla cultura romana, ma non sulla storia dell’impero”, ha spiegato Pfefferkorn.