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La Bce aumenta gli acquisti di obbligazioni. Comprese quelle italiane

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Gli ultimi dati della Banca centrale europea dimostrano che la banca ha utilizzato miliardi di euro per acquistare obbligazioni per proteggere l’Italia e altri membri periferici dell’eurozona, da quando ha attivato la loro linea di rinvestimento dei titoli in scadenza nell’ambito del Pepp  (il programma lanciato all’inizio della pandemia). I dati di ieri indicano un uso significativo dei fondi liberati dal debito in scadenza nel portafoglio pandemico relativo al Pepp, oltre che un calo di 18,9 miliardi di euro fino a luglio delle obbligazioni tedesche, francesi e olandesi nel bilancio della Bce. Parallelamente, gli acquisti netti di debito da Italia, Spagna, Portogallo e Grecia sono stati pari a 17,3 miliardi di euro. Lo evidenzia in un tweet anche Frederik Ducrozet, responsabile della ricerca macroeconomica di Pictet Wealth Management.

“Sembra che la Bce abbia già attivato la sua prima linea di difesa. Questa è di gran lunga la più grande riduzione delle partecipazioni tedesche da quando la Bce ha iniziato il quantitative easing, e più di quanto ci aspettassimo”, gli fa eco ha affermato Christoph Rieger, analista di  Commerzbank.

I numeri sono i primi dati concreti che rivelano l’intervento dell’istituto di Francoforte sui mercati del debito dopo l’impennata dei rendimenti obbligazionari di giugno, che ha costretto la presidente della Bce, Christine Lagarde, a convocare una riunione di emergenza in cui i diversi membri del board hanno concordato in un intervento per rispondere al mercato.  “I fondamentali dell’economia italiana non giustificano uno spread sopra i 200 punti, ma inferiore a 150”, aveva detto all’epoca il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco.