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SCANDALO ALITALIA: CONSOB ACCUSERA’ BERLUSCONI DI INSIDER TRADING?

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E’ scandaloso che il titolo Alitalia sia sottoposto a oscillazioni paurose alla borsa di Milano (che fanno arricchire in pochi minuti centinaia di persone bene informate) esclusivamente in base alle dichiarazioni del candidato premier del PdL. “E’ bufera totale e assoluta, l’indecenza di Alitalia usata come puro slogan elettorale, deve finire”, commenta un operatore.

Secondo molti autorevoli osservatori, il presidente della Consob, Lamberto Cardia, dovrebbe dimostrare di essere alla guida di un ente di controllo del mercato finanziario serio. Come? Sospendendo pro-tempore Alitalia dalle contrattazioni e aprendo all’istante un dossier per “insider trading” o per presentando alla Procura una denuncia per aggiotaggio nei confronti di Silvio Berlusconi. Qualcuno a via Isonzo vuole per favore fare una telefonata all’americana Sec (Securities and Exchange Commission) per sapere come si fa? Le oscillazioni del titolo Alitalia alla borsa di Milano sono guardate con ludibrio e senso di fastidio a Wall Street: perfino alla borsa di Buenos Aires, famosa per la truffa dei tango-bond, non erano mai arrivati a simili livelli di corruzione e poca serieta’. Invece all’organo di controllo della borsa si preferisce essere defilati e coperti. “Consob ha in corso un attento monitoraggio e ha effettuato interventi di competenza”, si apprende da ambienti vicini alla Consob a proposito dell’andamento del titolo Alitalia delle ultime sedute.

Intanto la Procura di Roma sta seguendo l’evoluzione del caso Alitalia alla luce delle indiscrezioni che ruotano attorno al futuro assetto della compagna di bandiera e valuterà, se emergeranno fattispecie di carattere penale, l’esito di una eventuale istruttoria degli organi di vigilanza sulle voci o le annunciate offerte su Alitalia alternative a quella di Air France. L’ipotesi di reato è di aggiotaggio.

Nel frattempo Antonio Di Pietro annuncia: “Presentiamo noi una denuncia alla Procura per le dichiarazioni di Berlusconi”. “L’Italia dei Valori presenterà una denuncia alla Procura della Repubblica al fine di accertare se vi siano gli estremi di reato nelle dichiarazioni di Silvio Berlusconi sul caso Alitalia”. Sullo scandalo delle oscillazione in borsa di Alitalia per le inammissibili bufale di Berlusconi, lo scorso 22 marzo il ministro delle Infrastrutture Di Pietro aveva gia’ lanciato dure accuse al Cavaliere: “Sta facendo insider trading”. “Sta facendo credere, contrariamente al vero, che c’è qualcuno che vuole comprare. Queste operazioni prima si fanno poi si annunciano, annunciare per creare distorsione del mercato, è un reato”.

Alitalia e’ stata subito sospesa al rialzo in mattinata, dopo le dichiarazioni di Silvio Berlusconi sui possibili nomi della cordata italiana che avanzerebbe un’offerta per la compagnia aerea alternativa a quella di Air France Klm. Alle 9,15 circa Alitalia segnava un guadagno teorico dell’8,78% a 0,628 euro dopo la corsa delle ultime sedute e il rialzo di oltre il 26% registrato ieri. Il titolo è rimasto sospeso a lungo per eccesso di rialzo. Alla fine ha chiuso le contrattazioni a 0,64 euro, un rialzo del 10,86% sulla chiusura di mercoledì.

Dopo la prima sospensione Silvio Berlusconi ha smentito, bollandole come indiscrezioni giornalistiche, le dichiarazioni a lui attribuite su La Stampa in cui faceva i nomi di soggetti interessati a partecipare a una cordata italiana per rilevare Alitalia in concorrenza con l’offerta di Air France Klm. “I nomi, che sono apparsi sui giornali sono indiscrezioni o supposizioni da parte giornalistica. Il fatto di aver aperto una trattativa con un solo soggetto Air France in costanza della permanenza in Borsa di Alitalia è qualcosa di veramente imperdonabile: infatti esistono su queste indiscrezioni giornalistiche fluttuazioni del valore delle azioni inaccettabili”, ha detto a margine di un convegno il candidato premier del centrodestra.

Mediobanca ha gia’ smentito le illazioni in cui il candidato premier del PdL ha coivolto la banca d’affari milanese.

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Oggi in un colloquio con il quotidiano torinese Berlusconi ha parlato di Benetton, Ligresti, Mediobanca ed Eni come soggetti che a lui avevano confidato l’intenzione di partecipare alla cordata italiana che lui stesso aveva sollecitato nei giorni scorsi. “Non bisogna confondere le indiscrezioni giornalistiche con la realtà”, ha aggiunto Berlusconi. Eni e Mediobanca hanno smentito di avere interesse, mentre gli altri soggetti indicati nell’articolo hanno finora opposto un no comment.

Leggere il pezzo riassuntivo di Ansa:
ALITALIA: CORDATA ITALIANA? IN CAMPO CONSOB E PROCURA

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