Economia

“Sblocco fondi per investimenti Ue”: Renzi si gioca tutto

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BRUXELLES (WSI) – Si tiene a Bruxelles la seconda e ultima giornata del Consiglio europeo dedicato alla delicata crisi dei migranti e che punta al raggiungimento di un accordo con il governo di Ankara. Intanto fonti europee riferiscono che il premier italiano, Matteo Renzi, ha consegnato agli altri leader europei una proposta che riguarda gli investimenti e che prevede lo sblocco dei fondi europei dal patto di cofinanziamento.

“Crescita, crescita, crescita!” sono le parole che il premier Renzi avrebbe ripetuto come un mantra durante il suo intervento al Consiglio europeo nella sessione sulle questioni economiche in cui il premier avrebbe chiesto ai Paesi europei di consentire di finanziare a deficit parte della spesa per investimenti cofinanziati dalla Ue, senza incorrere in sanzioni.

“Solo lavorando sugli investimenti si può sciogliere la montagna incantata della crescita in Europa. La Commissione Ue già prevede la deviazione dall’aggiustamento di bilancio legata alla spesa nazionale su progetti cofinanziati dalla Ue sotto la politica strutturale e di coesione, nell’ambito dei progetti di interesse transeuropeo e per ‘connecting Europe‘, oltre che per il cofinanziamento nazionale dei progetti straordinari del ‘Piano Juncker”.

Una proposta che attende ora le reazioni degli altri leader europei. Intanto oggi continuano le consultazioni per trovare l’accordo con la Turchia e sembra che i 28 abbiano trovato una posizione comune per il negoziato con Ankara riguardante la crisi dei migranti, anche se non l’hanno formalizzata.

Tuttavia sembra che il documento circolato a Bruxelles – che chiede maggiori impegni sui tre miliardi aggiuntivi per la Turchia e sull’apertura dei capitoli per l’adesione all’Unione – non sembra piacere molto al governo di Ankara. In merito al caso Cipro dalle autorità europee è arrivato un secco “no” fino a quando la Turchia non riconoscerà i passaporti ciprioti e non permetterà a navi e aerei di usare i suoi porti ed aeroporti.

Il presidente del parlamento Ue martin Schulz si è detto tuttavia ottimista sulla soluzione della controversa questione cipriota. Nonostante ciò, rimane grande la preoccupazione tra i leader europei, anche se l’atteggiamento di facciata deve restare costruttivo, perché tutti considerano la potenziale intesa con la Turchia cruciale al fine di ridurre i flussi di migranti e rifugiati in fuga dalle guerre verso l’Europa.