Economia

Salvataggi banche, mozione Lega-M5S: “Chiediamo danni a UE”

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E alla fine il governo dopo vari annunci si muove concretamente e chiede i danni all’Unione europea per aver detto no all’utilizzo del Fondo interbancario per il salvataggio di Banca Tercas prima e poi per altre crisi bancarie successive, quali Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza, Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca Carige.

Il 28 marzo scorso al Senato i gruppi della Lega e del Movimento 5 Stelle (Pesco e Bagnai primi firmatari) hanno depositato una mozione che impegna il Governo a quantificare i danni causati e ad attivarsi per richiedere il risarcimento. Così si legge nella nota di Daniele Pesco (M5S), presidente della Commissione bilancio del Senato e primo firmatario dell’atto:

“La decisione con cui la Commissione Ue impedì l’intervento del Fondo interbancario di tutela dei depositi in Banca Tercas, annullata di recente dal Tribunale Ue che ha smentito una configurazione in termini di aiuti di Stato, ha causato danni irreparabili per i quali il nostro Paese deve ottenere un risarcimento. Non si tratta solo del caso Tercas, visto che la stessa decisione ha determinato il mancato salvataggio delle famose 4 banche con le gravi conseguenze che ben conosciamo. Per questo oggi (lo scorso 28 marzo, ndr) in Senato 87 senatori di M5S e Lega hanno presentato una mozione per impegnare il Governo a chiedere un risarcimento dei danni (…) la mozione impegna il Governo a quantificare i danni causati dalla decisione e ad attivarsi per richiedere il risarcimento totale dei danni conseguenti alla mancata ricapitalizzazione delle banche regionali da parte del Fondo interbancario, dei danni derivanti dal panico diffuso presso i depositanti e dall’effetto contagio verso gli istituti bancari percepiti più deboli, dei danni reputazionali al sistema bancario ed al sistema paese, dei danni causati dall’innalzamento dello spread e quindi del costo di emissione del debito pubblico, dei danni per il crollo delle quotazioni azionarie del comparto bancario e dei danni derivanti dalle criticità e dai costi addizionali collegati alla decisione Ue, nella risoluzione di altre crisi bancarie successive, quali Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza, Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca Carige“,