Economia

Saldi tutto l’anno e basta vincoli alle promozioni, le novità del Ddl concorrenza

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Il Ddl concorrenza spariglia le carte nel commercio e mette mano a saldi e promozioni, per provare a riaccendere un settore che da tempo fatica terribilmente a star dietro alla rivalità spietata del suo alter ego digitale: l’e-commerce.

Vediamo tutto nell’analisi.

La proposta del Ddl concorrenza: saldi senza vincoli temporali

In particolare, le vendite promozionali potranno essere libere per i negozi. E potranno essere organizzate anche a ridosso dei saldi. Lo prevede la bozza del Ddl concorrenza che oggi sarà esaminata dal consiglio dei ministri.

In un articolo dedicato proprio alle semplificazioni in materia di attività commerciali viene inoltre sottratta alle Regioni la disciplina dei periodi e della durata delle vendite di liquidazione e delle vendite di fine stagione. Quindi i saldi potranno avere luogo tutto l’anno. E i vincoli temporali sono cancellati anche in caso di promozioni.

L’articolo 7

Come spiega un approfondimento de Il Messaggero, l’articolo 7 del nuovo provvedimento cancella semplicemente il riferimento a periodi e durata dall’elenco dei poteri regionali. E quindi, almeno sulla carta, non ci saranno più limitazioni nei saldi. Sarà quindi possibile prevederli in qualsiasi periodo dell’anno.

E questo nonostante la stessa disciplina del commercio definisca le vendite di fine stagione come quelle che riguardano beni suscettibili di subire un deprezzamento (ad esempio i cappotti alla fine dell’inverno).

Il no di Confesercenti: “si tratta di un blitz normativo”

Tuttavia, qualcuno, come spesso accade nel nostro Paese quando c’è qualche novità, inizia già a storcere il naso: “Si tratta di un vero e proprio blitz normativo – dice Confesercenti – Ancora più grave perché arrivato senza il previo e dovuto confronto con le categorie interessate, che introdurrebbe una deregulation totale delle vendite del commercio. Un provvedimento che non tutela né i consumatori né i negozi della rete distributiva tradizionale. Sottrae specifiche competenze delle regioni assegnate dal Titolo V, e costituisce solo un regalo alle piattaforme di vendita online e alla grande distribuzione”.

Insomma, il dibattito resta aperto e bisognerà seguire l’iter normativo del Ddl per capire se vedrà poi effettivamente la luce. Di certo, al contrario di quanto sostiene Confesercenti, l’intento dell’esecutivo pare essere proprio l’opposto: aumentare la competitività dei negozi, che rispetto agli e-commerce hanno proprio l’handicap di non offrire sconti e promozioni tutto l’anno.