Economia

Saipem: cosa sta succedendo, un riassunto della situazione

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A sorpresa lunedì 31 gennaio Saipem ha annunciato di una maxi perdita nei conti del 2021 per oltre un terzo del capitale sociale (che ammonta a 2,2 miliardi di euro). Per fare fronte a queste difficoltà il cda di Saipem ha varato una nuova struttura organizzativa con l’obiettivo di rafforzare la struttura finanziaria e migliorare la capacità esecutiva dei progetti. Per sostenere questo delicato momento sono scesi in campo anche i principali soci, Eni (primo azionista con il 30%) e Cassa Depositi e Prestiti (12,5%).

Saipem: ricapitalizzazione e nuovo piano

Nell’immediato per la società, che opera nel settore dei servizi alle società petrolifere, c’è da far fronte al buco in bilancio che si è creato a seguito della maxi perdita e che secondo gli analisti richiederà ai soci una ricapitalizzazione per almeno 1 miliardo di euro. Inoltre, oltre a risorse sul fronte del capitale, sono da cercare anche nuovi finanziamenti per coprire il debito in scadenza.

Parallelamente c’è da riscrivere un piano industriale che aggiorni quello presentato lo scorso ottobre e tenga conto dei problemi che hanno provocato il buco in bilancio a soli tre mesi dalla presentazione.

Secondo una prima ricostruzione della società, le difficoltà sono state causate dal rallentamento di alcuni lavori a causa della pandemia e dall’impennata dei costi delle materie prime. Una miscela esplosiva che ha provocato a catena il calo dei ricavi e l’erosione dei margini reddituali. Secondo gli analisti sembra però difficile immaginare che queste problematiche non fossero già evidenti ai vertici della società nel corso della presentazione di ottobre al mercato.

Per Saipem i profit warning non sono una novità tanto che nel 2016 la società ha dovuto realizzare un aumento di capitale da 3,5 miliardi di euro.

In arrivo nuovi manager

Per rafforzare la squadra manageriale di Saipem e supportare l’amministratore delegato Francesco Caio i grandi soci Eni e Cdp hanno messo a disposizione propri uomini. In particolare Alessandro Puliti, in arrivo dall’Eni, è stato nominato direttore generale della società. Ma non solo, a diretto riporto del nuovo dg è previsto l’arrivo di Paolo Calcagnini, attualmente vice direttore generale di Cdp. Al manager verrà affidata la nuova unità finalizzata a rafforzare l’attività di pianificazione e controllo finanziario.

La nuova organizzazione di Saipem prevede la costituzione di una nuova direzione generale con ampie deleghe operative e gestionali, l’istituzione di una unità finalizzata a rafforzare l’attività di pianificazione e controllo finanziario delle commesse e delle altre attività gestionali e la concentrazione delle attività legali e negoziali in una funzione corporate nell’ambito della nuova direzione generale.

I risultati della revisione strategica saranno presentati da Saipem in occasione dell’annuncio dei risultati preconsuntivi consolidati 2021 previsto per il 24 febbraio.

Saipem a Piazza Affari

In settimana il titolo Saipem ha lasciato sul terreno il 38% del proprio valore chiudendo la seduta di venerdì a 1,193 euro, sui livelli che non si vedevano dal 1992. con una capitalizzazione scesa a 1,2 miliardi di euro.

Tra gli analisti che hanno emesso giudizi molto severe sull’operato della società ci sono quelli di Kepler Cheuvreux, che sul titolo Saipem hanno espresso un giudizio reduce e un prezzo obiettivo a 0,5 euro.
Secondo gli analisti inflazione e Covid sono solo scuse e questo profit warning è il primo segnale importante che la qualità del suo portafoglio è molto debole. “Temiamo si stia creando un iceberg che potrebbe portare a molti elementi negativi, tra cui un aumento di capitale jumbo” hanno evidenziato gli esperti.