
Fonte: getty
Dopo un periodo di incertezza, il 2024 si è chiuso in positivo per il settore dell’asset management: le masse in gestione sono cresciute del 12% a livello globale, raggiungendo quota 128.000 miliardi di dollari. In Italia, dove il risparmio retail resta il motore del comparto, la crescita è stata dell’8%.
Così emerge dalla 23esima edizione del report Global Asset Management 2025, realizzato da Boston Consulting Group (BCG), secondo cui a livello globale i ricavi sono cresciuti complessivamente di 58 miliardi di dollari, oltre il 70% di questi deriva dalla performance dei mercati e solo il 30% dalla raccolta netta.
Asset management: focus sull’Italia
Soffermandoci sull’Italia, il nostro Paese è il quinto mercato europeo per masse gestite, con $400 miliardi gestiti in totale euna crescita dell’8% nel 2024, in linea con la media continentale. Il segmento retail ha registrato un +10%, contro il +5% di quello istituzionale; gli investitori retail detengono il 59% degli AuM italiani.
In questa fascia, oltre il 70% degli AuM italiani è investito in fondi comuni, mentre il ramo assicurativo è il secondo canale per volumi gestiti.
“La sfida non è solo adattarsi, ma farlo in modo coerente e coordinato” afferma Graziano Pace, Principal di BCG.
In Italia, dove il retail continua a trainare il mercato, assorbendo una quota pari al 59% degli AuM contro la quota media registrata a livello europeo del 33%, sarà fondamentale agire su efficienza e innovazione, facendo leva sempre di più sulla distintività ed eccellenza di prodotto, in linea con le caratteristiche della clientela finale.”
Il report evidenzia come gli investitori retail siano la componente dominante del mercato italiano del risparmio gestito, con una crescita del 10% nel 2024, a fronte del +5% registrato dal comparto istituzionale. All’interno del segmento retail, oltre il 70% degli asset è investito in fondi comuni, protagonisti di un’espansione a doppia cifra nel corso dell’anno. Il secondo canale più rilevante per masse gestite si conferma quello assicurativo.
Per quanto riguarda il lato istituzionale, le compagnie assicurative restano i principali clienti, seguite dai fondi pensione. Entrambe le categorie hanno registrato una crescita contenuta, pari a una bassa cifra singola.
Focus sul futuro: tre forze ridefiniscono l’industria
Infine, secondo lo studio, tre sono le forze che stanno ridefinendo il settore del risparmio gestito in Italia e in Europa:
- Evoluzione dell’offerta: ETF attivi e asset privati per i retail
Gli ETF attivi sono in piena espansione: nel 2024 hanno rappresentato il 44% dei nuovi lanci, con una crescita media annua del 39% nell’ultimo decennio. Nonostante rappresentino solo il 6,5% degli AuM totali degli ETF, si distinguono per costi inferiori (0,64%) rispetto ai fondi comuni (1,08%).
In parallelo, i fondi semi-liquidi su asset privati rivolti ai retail hanno superato i 300 miliardi di dollari di NAV, con una crescita di oltre cinque volte in quattro anni. Tuttavia, permangono ostacoli normativi, complessità di prodotto e limiti in termini di educazione finanziaria.
- Consolidamento e tecnologia al centro della strategia
Fusioni, acquisizioni e partnership stanno trasformando il settore. In media, tra il 2013 e il 2023 gli asset manager hanno raddoppiato gli AuM. Le società più grandi riescono a contenere i costi grazie all’adozione di tecnologie avanzate, mentre quelle con masse inferiori ai 300 miliardi devono puntare su modelli snelli e agili.
- Efficienza e intelligenza artificiale
Il controllo dei costi è diventato prioritario. L’uso dell’intelligenza artificiale, in particolare della Generative AI, si sta diffondendo su tutta la catena operativa – dal front office al back office – migliorando automazione, distribuzione e gestione di prodotti complessi.