Secondo Simon Collingridge, direttore della sorveglianza sul rating per S&P a Londra, i recenti attacchi terroristici avvenuti negli USA non potranno mettere in pericolo il sistema del debito “garantito” europeo.
Questo tipo di debito deve la sua diffusione al fatto che trasferisce il rischio di controparte. Debiti commerciali, ipoteche immobiliari ed altri tipi di rapporti obbligatori vengono raggruppati, cartolarizzati ed utilizzati come garanzia da speciali istituti di credito che emettono prestiti obbligazionari sugli stessi. Le obbligazioni vengono quindi vendute sul mercato e il rimborso delle stesse e’ legato al pagamento del sottostante.
E’ ovvio, quindi, che l’effetto infezione dovuto al trasferimento del rischio tra diversi mercati puo’ destare piu’ di qualche preoccupazione alla luce di quanto avvenuto a New York l’11 settembre.
S&P ha gia’ messo sotto speciale osservazione le transazioni di alcune compagnie aeree che potrebbero avere alcune implicazioni negative da quanto avvenuto. Da segnalare, comunque, che il livello di attenzione della famosa societa’ di rating e’ stato innalzato anche per altri settori.
Le obbligazioni europee assistite da ipoteche residenziali non dovrebbero essere intaccate, secondo quanto affermato da Karen Naylor direttrice del rating presso S&P. Si tratta di emissioni molto liquide e non legate ad un particolare tipo di industria.
Inoltre il tasso di interesse storicamente basso e il costo delle abitazioni alto dovrebbe sostenere il prezzo di questi strumenti poco legati fra l’altro al buisness delle assicurazioni.
In generale le emissioni garantite da strumenti opportunamente differenziati sono ancora considerate sicure, secondo l’agenzia di rating. Il reale impatto di questo stato di tensione internazionale andra’ verificato nel lungo termine. Tuttavia su questo fronte gli investitori e il sistema economico, attualmente, non corrono pericoli.
