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RIPRESA: ORMAI SI DELINEANO DUE SCUOLE DI PENSIERO

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(WSI) – In settimana in area Euro sono attesi i dati finali del Pil tedesco e spagnolo ed i dati preliminari dei prezzi al consumo per gli stessi paesi. In Germania è inoltre atteso l’indice Ifo (sondaggio tra imprenditori) di agosto. Negli Usa oggi non sono attesi dati macro importanti. Nel corso della settimana segnaliamo la seconda lettura del Pil relativo al 2° trimestre. Attesi anche i dati relativi alla fiducia dei consumatori di agosto ed i redditi e spesa personale di luglio. Infine, a partire da domani, in programma anche emissioni di Treasury a 2, 5 e 7 anni per un totale di 109 Mld$.

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Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva potando il differenziale sul 2-10 anni a 193 pb da 197. Continua invece a scendere il differenziale sul decennale Italia-Germania, chiudendo la sessione di venerdì a 76 pb da 82 del giorno precedente. I listini azionari hanno chiuso la sessione in rialzo sulla scia dei positivi dati sui Pmi manifatturiero e servizi e del rialzo delle borse statunitensi. I dati preliminari dei Pmi manifatturiero e servizi hanno continuato il trend al rialzo degli ultimi mesi, portandosi in alcuni casi sopra la soglia dei 50.

In Francia il Pmi manifatturiero è infatti salito a 50,2 da 48,1, mentre il Germania il dato sui servizi si è portato a 54,1 da 48,1. Il membro della Bce, Liikanen, ha dichiarato che malgrado i segnali positivi che giungono dall’economia al momento non c’è alcun bisogno di modificare l’attuale politica monetaria, in quanto l’attività economica è ancora molto al di sotto del livello dello scorso anno e c’è ancora molta incertezza. Il tasso di disoccupazione inoltre dovrebbe continuare ad aumentare. Sul decennale la resistenza si colloca a 3,37% ed il supporto a 3,29%.

Negli Usa i tassi di mercato sono saliti in modo marcato su tutta la curva sulla scia del rialzo delle borse. Lo spread 2-10 anni è salito da 244 a 247pb. L’indice S&P500 si è portato sui massimi del 2009 guidato in particolar modo dagli energetici, industriali, produttori di materie prime e finanziari. Sul fronte macro le vendite di case esistenti a luglio sono salite sui massimi degli ultimi due anni.

Il governatore della Fed, Bernanke, ha dichiarato che le prospettive per un ritorno alla crescita nel breve termine appaiono buone, sia negli Usa sia a livello globale grazie agli interventi delle banche centrali e dei governi.
Sono ancora presenti alcune tensioni in molti mercati finanziari a livello globale, le istituzioni finanziarie si troveranno di fronte ad ulteriori perdite e le famiglie hanno ancora difficoltà nell’accedere al credito. Questa situazione lascia pertanto ritenere che il recupero sarà relativamente lento all’inizio. Altri economisti come ad esempio Roubini e Feldstein, hanno invece enfatizzato i rischi di una seconda fase recessiva, collegati principalmente alla fine degli stimoli fiscali e monetari.

Secondo tale filone di pensiero, l’economia globale dovrebbe recuperare nel secondo semestre 2009, però successivamente saranno presenti elevati rischi di ricadute nel momento in cui le banche centrali ed i governi decideranno di implementare le “exit strategy”. Sul decennale governativo supporto a 3,37%, resistenza a 3,60%.

Valute: venerdì si è assistito ad un deprezzamento del Dollaro vs Euro sulla scia dei dati macro positivi che hanno spinto al rialzo le borse europee ed Usa. Nel corso della notte si è invece assistito ad un lieve recupero del Dollaro con il cross che rimane comunque molto vicino ai massimi del 2009 posizionati in area 1,4450 (resistenza principale di riferimento). Nel corso della settimana i livelli di supporto si posizionano poco sopra 1,42 ed il successivo in area 1,40-1,4050.

Secondo il Cftc la scorsa settimana gli speculatori hanno ridotto in modo marcato le posizioni lunghe di Euro vs Dollaro. Yen in deprezzamento vs Euro sulla scia del forte rialzo della borsa giapponese. Il supporto si colloca in prossimità di 133, mentre la resistenza poco al di sopra di 137. Il cross continua a muoversi in linea con l’andamento delle borse più che di dati macro.

Materie Prime: nella chiusura di venerdì ancora rialzo per il greggio (+1,3%), che ha raggiunto i massimi dell’anno, chiudendo poco sotto i 74 $/b sulla scia del buon andamento delle borse. Ancora forte calo per il gas naturale (-4,8%). Positivi gli industriali con rame (+3,6%) e piombo (+2,4%) a guidare i rialzi. Positivi i preziosi con argento (+2%) ed oro (+1,4%). Tra i principali agricoli, in rialzo soia (+2,4%) e mais (+1%), in calo il grano (-1,9%).

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