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RIPRESA ECONOMICA: QUALCHE SINTOMO

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(WSI) – Negli Usa prevista la trimestrale di Morgan Stanley dopo i dati migliori delle attese pubblicati da Goldman Sachs ieri.

Tassi di interesse: in area Euro il differenziale di curva resta negativo a -4 pb, con la sessione di ieri conclusasi con un calo dei tassi che ha colpito soprattutto la parte a breve termine della curva. A condizionare l’andamento dei tassi di mercato sono state le notizie che hanno diminuito la possibilità di un rialzo dei tassi Fed a breve oltre alle dichiarazioni di Bini Smaghi (membro Bce) secondo cui un rialzo da 25 pb dei tassi Bce dovrebbe essere sufficiente a riportare l’inflazione sotto il 2% nei prossimi 18-24 mesi.

Sul fronte macro, l’indice Zew tedesco di giugno ha registrato un marcato calo della componente prospettica che indicherebbe un rallentamento della prima economia dell’area nei prossimi mesi. Oggi non sono attesi dati macro di rilievo ed il mercato obbligazionario attenderà i commenti da parte di membri della Bce per avere conferme di un rialzo dei tassi a luglio da 25 pb. Sul decennale il primo supporto si colloca a 4,55%, il secondo a 4,50%.

Negli Usa tassi di mercato in calo sulla scia della chiusura in rosso dei listini azionari. Il settore cruciale rimane sempre quello finanziario che ieri è risultato il peggiore del listino, in seguito principalmente alle previsioni formulate dagli analisti di Goldman Sachs, che hanno dichiarato di attendersi che il processo di svalutazioni/ricapitalizzazioni durerà fino al primo trimestre del 2009 con un importo ulteriore di 65Mld$. Inoltre Goldman ha anche espresso un giudizio negativo sulle banche regionali.

La giornata era invece iniziata all’insegna di segnali più incoraggianti dopo la trimestrale della stessa Goldman (circa 2Mld$ di utile nell’ultimo trimestre) e l’annuncio dell’acquisto da parte della stessa banca di un Siv da 7Mld$ dall’hegde fund Cheyne, aprendo uno spiraglio per un più diffuso ottimismo sulla possibilità di maggiori sintomi di normalizzazione nel turbolento comparto della finanza strutturata.

Nel frattempo, il vice presidente della Fed di San Francisco ha pubblicato le stime aggiornate della Fed regionale che contemplano un recupero del Pil nel secondo e terzo trimestre per poi registrare un rallentamento in coda d’anno. Nel breve confermiamo la resistenza a 4,25% sul decennale.

Valute: Dollaro in lieve deprezzamento verso Euro dopo l’uscita di dati macro Usa meno favorevoli sul fronte della produzione industriale di maggio ed un ulteriore calo dell’apertura di nuovi cantieri edilizi nello stesso mese. Nel breve il cross presenta una resistenza rilevante in area 1,5585/1,5635. Yen sempre tendenzialmente debole verso le principali valute. Le minute dell’incontro della BoJ di metà maggio hanno evidenziato un’attenzione crescente sulle possibili ripercussioni sulla crescita derivanti dal rallentamento delle principali economie, lasciando intendere come per l’anno fiscale in corso diventa piuttosto arduo ipotizzare un ulteriore rialzo dei tassi. Nel breve confermiamo la possibilità che nei prossimi giorni l’EuroYen si spinga fino al massimo del 2007 prossimo a 169.
Materie Prime: ieri il prezzo del greggio Wti ha chiuso in ribasso per la terza volta consecutiva, seppur di poco (-0,45%). Le preoccupazioni che i prezzi molto elevati frenino la domanda Usa hanno influito sul movimento. Fra gli industriali in calo il rame (-1,34%) dopo l’aumento delle scorte globali, che segnalano un calo della domanda. La possibilità di un taglio alla produzione di alluminio da parte della Cina invece alza il prezzo del metallo di 2,59%. Bene anche il piombo (3,39%). Bene gli agricoli; mais (+1,33%) e soia (+1,56%) continuano a segnare nuovi record dopo le alluvioni in Usa. Il grano (+2,48%) invece beneficia della recente siccità in Australia. Secondo gli economisti della Wolrd Bank i prezzi delle materie prime agricole rimarranno elevati fino al 2015. Praticamente invariato l’oro (+0,08%).

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