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Riciclaggio: chiesta l’archiviazione per Banco Desio

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Desio – La Procura di Monza chiede l’archiviazione dell’inchiesta giudiziaria sui vertici di Banco di Desio e della Brianza. A firmare la richiesta di archiviazione del fascicolo penale per associazione a delinquere e riciclaggio nei confronti del presidente di Banco di Desio e della Brianza Agostino Gavazzi, dell’ex amministratore delegato Nereo Dacci e dell’ex direttore generale Alberto Mocchi (appena nominato direttore generale di Carim) è stato il pm Walter Mapelli.

Al procuratre era stata portata a settembre 2011 una denuncia da parte di Luca Ceci di Parma, l’ingegnere cliente della filiale di Parma dell’istituto di credito di cui è anche piccolo azionista e del figlio Enrico, che nel 2008 per pochi mesi è stato operatore di sportello e cassiere presso la stessa filiale parmense prima di venire licenziato per avere, a suo dire, denunciato all’interno della Banca la presenza di illeciti di rilevanza penale.

Secondo la denuncia, i vertici di Banco di Desio e della Brianza avevano predisposto una sorta di piano marketing su tutto il territorio del Nord e Centro Italia per predisporre alla clientela più facoltosa ‘servizi extra’ per portare fondi neri all’estero.

L’epoca dei fatti contestati risale ad un periodo tra il 2006 e il 2009 e i fatti sono quelli identificati dalla Procura di Roma, che ha chiesto il rinvio a giudizio per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di 12 persone, tra cui manager e funzionari di Banco di Desio del Lazio (la branch nella Capitale della vecchia e gloriosa banca brianzola) e di Credito Privato Commerciale SA di Lugano (la ex fiduciaria svizzera dell’istituto di credito), nonchè delle stesse società a cui si aggiunge anche la finanziaria lussemburghese Agorà Finance SA. L’udienza preliminare è fissata al 5 ottobre, dove gli imputati potrebbero decidere di patteggiare.

Secondo la denuncia presentata a Monza, il sistema di riciclaggio non era limitato soltanto al Lazio e i vertici di Banco Desio non potevano non sapere. Una tesi non condivisa dalla Procura di Monza, che ha chiesto l’archiviazione. A decidere sarà il gup monzese Claudio Tranquillo. La data dell’udienza preliminare non è stata ancora fissata.

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