Roma – Le porcellane di Richard Ginori vanno in mille cocci: lo stabilimento alle porte di Firenze chiudera’ il 31 luglio, tra meno di due settimane, mentre per i 337 lavoratori partira’ la richiesta di cassa integrazione straordinaria. Il fallimento potrebbe materializzarsi gia’ da settembre.
E’ un duro colpo per l’economia toscana e italiana. Due giorni fa e’ stato convocato nella Regione un tavolo istituzionale per conoscere lo stato delle trattative su possibili acquirenti dell’azienda di porcellane.
I liquidatori hanno comunicato che la chiusura della Richard Ginori di Sesto Fiorentino non e’ piu’ rinviabile.
Ivan Ferrucci, responsabile Economia e Lavoro del Pd della Toscana, ha spiegato ai giornalisti che “L’obiettivo primario da perseguire rimane quello dell’arrivo di un soggetto industriale che voglia continuare a credere in questa importante realta’ manifatturiera italiana mantenendo a Sesto Fiorentino lo stabilimento e che non voglia scaricare tutti i problemi dell’azienda sui lavoratori”.