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Renzi dà il via a un nuovo Governo

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ROMA (WSI) – ROMA – “A seguito delle decisioni assunte oggi dalla Direzione nazionale del Partito Democratico, ho informato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, della mia volontà di recarmi domani al Quirinale per rassegnare le dimissioni da presidente del Consiglio dei ministri”. Lo afferma il premier Enrico Letta.

La direzione del Pd ha approvato il documento che chiede una “fase nuova, con un nuovo esecutivo” con 136 voti a favore, 16 voti contrari e 2 astenuti.

Le dimissioni di Enrico Letta sono la breaking news nel mondo: dalla agenzia France Presse al Financial Times, passando per El Pais e altri grandi media europei e mondiali.

Il consiglio dei ministri resta confermato per domani mattina alle 11,30 a Palazzo Chigi, dopo l’annuncio del premier Enrico Letta di volersi dimettere domani al Quirinale. La riunione era stata convocata in precedenza senza alcun ordine del giorno. Il premier potrebbe salire dunque al Quirinale subito dopo il cdm.

Nel pomeriggio colpo di scena alla direzione del Pd. il premier Enrico Letta e’ rimasto a Palazzo Chigi: ‘Si decida con serenità’. Poi la cancellazione di una visita ufficiale in Gb. E nel suo intervento Renzi ha ringraziato Letta per il suo lavoro, ‘ma serve un cambio di fase, un nuovo governo fino al 2018’.

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LA DIREZIONE DEL PD – L’intervento integrale di Renzi

“Non faremo processo al governo, ma siamo in condizioni di aprire una pagina nuova”, così Matteo Renzi nel suo intervento alla direzione Pd. “La direzione del Pd ringrazia il premier per il notevole lavoro svolto alla guida del governo”. Il segretario illustra le due strade davanti al Pd. “La strada delle elezioni ha una suggestione e un fascino”. “L’altra, quella di un nuovo governo, è una scelta azzardata ma può avere senso se hai il coraggio di dire alle realtà europee che l’obiettivo è il 2018 con riforme elettorali, costituzionali ed il tentativo di cambiare le regole a partire da una burocrazia opprimente”. “Se l’Italia chiede un cambiamento radicale o questo cambiamento lo esprime il Pd o non lo farà nessuno. Vi chiedo tutti insieme di uscire dalla palude”.

Ft, Letta annulla visita ufficiale in Gb – Il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha cancellato una visita ufficiale in Gran Bretagna, prevista per il 24-25 febbraio prossimi. Lo scrive il Financial Times online.

Alfano e ministri Ncd da Letta a p.Chigi – Dopo aver ascoltato l’intervento di Matteo Renzi alla Direzione del Pd, Angelino Alfano e i ministri di Ncd (Lupi, Quagliariello e Lorenzin), hanno raggiunto il premier Enrico Letta a palazzo Chigi. Dopo circa un’ora il vicepremier e la delegazione di Ncd hanno lasciato la sede del governo.

Sc, da Renzi risposta importante, dà chiarezza – “La relazione di Renzi ci ha dato una risposta molto importante. Chiedevamo chiarezza al Pd e chiarezza abbiamo avuto, soprattutto sulla linea di radicale cambiamento di cui c’è bisogno”. Lo afferma Stefania Giannini, segretario di Scelta Civica.

Fassina a Letta, non farci arrivare a voto direzione – “Voglio chiedere a Enrico Letta di non farci arrivare a un voto” sul documento presentato da Matteo Renzi. Così Stefano Fassina nel suo intervento alla direzione Pd. “Vorrei qui ringraziarlo – è il suo messaggio al premier – e chiedergli un ultimo atto di generosità verso il partito”.

Silvio Berlusconi incontrerà nella sede del partito a piazza San Lorenzo in Lucina i big di Fi per fare il punto della situazione alla luce dell’evoluzione della situazione politica. La riunione è prevista per le 19.

Casaleggio, azzardate previsioni fino al 2018 – “Fare previsioni fino al 2018 mi pare molto azzardato”. Lo dice il cofondatore del M5S, Gianroberto Casaleggio, al termine della sua visita a Roma. “Vedo un quadro di forte instabilità come dimostrato in questo primo inizio d’anno con forze politiche che si separano e liti interne ai partiti”, ha aggiunto.

Prodi, non do giudizi, auguri al Paese, ne ha bisogno – “Osservo, penso ma non do giudizi. Guardo dalla finestra già da un pezzo. Faccio gli auguri al Paese che ne ha tanto bisogno ma ricordiamoci che ci vuole un accordo con l’Ue perché da soli non ce la facciamo”. Così Romano Prodi rispondendo sul governo all’ambasciata francese per ricevere la Gran Croce della Legion d’Onore.

Sanna, Letta non andrà in Parlamento – In caso di sfiducia da parte della Direzione del Pd, il premier Letta “non si presenterà in aula” alle Camere per parlamentarizzare la crisi. Lo ha detto Francesco Sanna, consigliere per le Riforme del premier Letta, arrivando alla Direzione del Pd. Secondo Sanna la Direzione dovrà chiudersi “con un voto o sulla relazione di Renzi o su un dispositivo che faccia definitivamente chiarezza”.

Letta, non vengo in direzione, si decida con serenità – “Carissimi – scrive il premier in una lettera inviata alla direzione – penso che, in una giornata importante come questa, sia fondamentale che la discussione si sviluppi, e le decisioni conseguenti siano assunte, con la massima serenità e trasparenza. Per questo preferisco aspettare a Palazzo Chigi le determinazioni che verranno prese, in modo che tutti in Direzione si sentano liberi di esprimere valutazioni ed esplicitare le decisioni che ritengono opportune. Vi ringrazio, Enrico Letta”.

Ufficio stampa Pd, nessuna offerta posti al premier – In merito ad alcune ricostruzioni dell’incontro di questa mattina tra la delegazione del Partito Democratico e il Presidente del Consiglio, l’ufficio stampa del Partito Democratico smentisce – con una nota – che sia stata fatta alcuna offerta di posizione o dicastero al premier.

Ultima mediazione Pd a Letta,vai a Economia – Ultima mediazione per evitare la resa dei conti in direzione tra Letta e Renzi. Nell’incontro, spiegano fonti parlamentari, il portavoce della segreteria Pd Lorenzo Guerini e il capogruppo Luigi Zanda avrebbero spiegato al premier che Renzi è pronto a far suo “Piano Italia” se Letta accetta il ministero dell’Economia. Nell’incontro, sempre secondo fonti parlamentari, il premier non avrebbe preso posizione. (ANSA)

Enrico Letta salirà al Quirinale per le dimissioni. Il Premier è consapevole che i suoi giorni da Primo Ministro sono agli sgoccioli. Dopo aver cancellato una visita nel Regno Unito prevista per il 24-25 febbraio ha capito che la direzione del PD approverà il blitz di Renzi.

Quest’ultimo ha fatto capire che vuole forzare la mano e formare un nuovo esecutivo, dicendo: “vediamo se riusciamo ad aprire una fase nuova” alle condizioni attuali. Gli manca solo il voto favorevole della direzione del suo partito. Una volta approvata la proposta, lo stesso presidente del Consiglio, che attende da Roma, si dimetterà.

Lo stesso Letta ha deciso di non partecipare alla direzione del PD durante la quale Renzi ha spiegato come intende agire, senza parlare espressamente di far cadere il Governo, ma identificando una strada per attuare una sorta di blitz politico per salire al potere.

Durante la riunione del comitato nazionale si è tenuta un’accesa discussione, nella quale Renzi ha dichiarato apertamente le sue intenzioni: aprire una fase nuova e far uscire l’Italia dalla palude. C’è un’occasione chiara, per il sindaco di Firenze: procedere chiaramente alla fine della legislatura e andare al voto oppure cambiare la squadra in campo mantenendo gli stessi equilibri in parlamento, dove il PD ha un’ampiaa maggioranza alla Camera e può contare su quella al Senato grazie a un appoggio esterno.

Un grande problema dell’andare al voto ora è rappresentato dalla legge elettorale, che non permetterebbe, stando ai sondaggi, di definire una chiara maggioranza di governo.

I mercati del debito fisso iniziano a dare i primi segnali di nervosismo dopo la seduta calma di ieri. Lo Spread tra i rendimenti su Btp e Bund decennali si è ampliato sopra i 205 punti base. Allo stesso tempo il Tesoro ha fatto il pieno sul primario, perché secondo gli analisti gli investitori accoglieranno bene l’ipotesi di Renzi Premier.

“I mercati dovrebbero reagire positivamente alla notizia, nella speranza che il politico risoluto sarà in grado di varare le riforme promesse”, ha osservato in una nota che ha preceduto l’asta di Btp a breve e medio termine Wolfango Piccoli, managing director presso Teneo Intelligence da Londra.

“Detto questo, la sua mancanza di mandato politico potrebbe complicare il suo compito (già arduo) di mettere in pratica le riforme”. Non è ancora ben chiaro, ad esempio, come sarà composta la nuova maggioranza parlamentare.