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REGOLA SULLA TRASPARENZA: UN ANNO DOPO

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La Securities and Exchange Commission (SEC), l’organo di controllo della borsa americana, ha introdotto la “regulation Fair Disclosure” esattamente un anno fa e, nonostante le controversie iniziali, si puo’ dire che la regola sulla trasparenza abbia funzionato.

Le previsioni degli analisti che hanno correttamente anticipato gli utili delle societa’ dell’S&P500 sono aumentate del 30% nella prima meta’ di quest’anno; le societa’ stesse, poi, hanno emesso un numero di stime tre volte superiore a quello dell’anno scorso.

Il numero di annunci dei risultati preliminari e’ poi salito nei primi due trimestri dell’anno del 179% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; secondo la societa’ di ricerca BestCall.com, nel primo anno di vita della “regulation FD” le teleconferenze sono salite a 15.600, rispetto ai circa 5.900 dei 12 mesi precedenti l’introduzione della regola.

Quest’ultima impone alle societa’ quotate sui listini americani di rendere note le informazioni finanziarie contemporaneamente a tutto il mercato attraverso comunicati stampa, documenti SEC, chiamate in teleconferenza aperte al pubblico e messaggi Web, ed e’ stata creata per evitare che le societa’ comunicassero solo con i maggiori investitori, lasciando all’oscuro quelli individuali.

Soprattutto questi ultimi e le piccole societa’ di brokeraggio e ricerca sono entusiasti della regola sulla trasparenza e, sebbene alcuni analisti abbiano lamentato una riduzione delle previsioni sugli utili da parte delle societa’, i risultati preliminari di uno studio dell’universita’ del Colorado suggeriscono che l’accuratezza delle previsioni degli analisti non sia peggiorata.

Secondo Campbell Chaney, analista di Sutro & Co., le stime potrebbero risultare addirittura migliorate dall’aumento nel numero di societa’ che annunciano dati preliminari e dal fatto che gli analisti hanno dovuto incrementare le ricerche individuali, non potendo piu’ contare su informazioni riservate.

Alcune societa’, infatti, per timore di non seguire correttamente la regola sulla trasparenza, hanno smesso di discutere i dettagli riguardanti l’attivita’.

Secondo un sondaggio dell’Association for Investment Management and Research, la meta’ dei 303 analisti e gestori di portafoglio intervistati riceve meno informazioni sostanziali da parte delle societa’ che segue. Ma secondo un sondaggio di Pricewaterhouse Cooper, tra i 201 dirigenti intervistati, l’88% di quelli che pensano che la regola sulla trasparenza abbia avuto delle ripercussioni sull’informazione, ritiene che la propria societa’ abbia migliorato la qualita’ delle notizie.

Il timore, poi, che le stime imprecise degli analisti possano portare a un incremento della volatilita’ dei titoli e quindi del mercato in generale e’ stato smentito da studi accademici, ad esempio quelli dell’universita’ Purdue e dell’University of Southern California, che infatti non hanno riscontrato alcun aumento di volatilita’.