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Regioni, il piano da ultima spiaggia per risanare il debito

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ROMA (WSI) – “La Regione Lazio ha dato mandato alle quattro banche prescelte dal Mef (Barclays, BNP Paribas, Citigroup e Deutsche Bank) ad operare come intermediari nella ristrutturazione del debito regionale con la funzione di coordinare l’operazione di riacquisto dei titoli sul mercato (il cosiddetto buy back). È bene sottolineare che queste quattro banche, insieme ad altre sette, sono state oggetto di richieste di risarcimento per 82,8 milioni di euro di costi occulti proprio sui derivati dalla Regione Lazio. Anziché intervenire in modo significativo nella riduzione degli sprechi, il Presidente Zingaretti sembra un croupier. Inoltre la scelta di affidare a Sviluppo Lazio il ruolo di valutatore finanziario dei derivati equivale a giocare d’azzardo con il bilancio regionale. Quali competenze tecniche può vantare Sviluppo Lazio in una materia complessa come i derivati?” Dichiara Francesco Pasquali, Direttore del Centro Studi Italia Domani. (Lna)

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ROMA (WSI) – Abruzzo, Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte e Puglia: in tutto sono otto le regioni italiane che, in base all’articolo 45 della legge Irpef, potranno procedere all’operazione di riacquisto (buyback) dei titoli obbligazionari. Il ministero dell’Economia con un comunicato rende noto che le Regioni hanno dato mandato alle banche per le operazioni.

Si tratta di Barclays, Bnp Paribas, Citigroup e Deutsche Bank, che erano state già individuate tra gli specialisti in titoli di Stato come da comunicato stampa datato 3 settembre 2014.

Gli istituti ora hanno ricevuto mandato individuale per operare come dealer manager nell’ambito di potenziali offerte di riacquisto su specifici titoli obbligazionari emessi dalle Regioni stesse.

Di fatto, in questo modo, alle otto Regioni è stato dato uno strumento per ripianare parte del loro debito. Si parla sostanzialmente di buyback del debito, che è quella particolare operazione attraverso cui il debitore (in questo caso le Regioni che hanno emesso obbligazioni) riacquista il proprio debito, a un valore scontato o alla pari. Nel caso in cui si verifichi un buyback di debito a lungo termine, il valore nominale del debito riacquistato sarà registrato come un declino nello stock di debito di lungo periodo, e l’ammontare ricevuto dai creditori sarà incluso nella voce di ripagamento del capitale.

Il lancio delle operazioni di buyback obbligazionario è da considerarsi nell’ambito della gestione delle passività delle regioni in conformità con l’articolo 45 del Decreto n. 66 del 24 aprile 2014, convertito con modifiche nella Legge n. 89 del 23 giugno 2014.

Stando a quanto di legge nel comunicato del Ministero, il lancio di ogni offerta di riacquisto è soggetto al rispetto di condizioni soddisfacenti per ogni singola regione nonché ai termini evidenziati dal decreto. (Lna)