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Referendum, Renzi: con No, Italia a D’Alema-Berlusconi o Casaleggio srl

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ROMA (WSI) – E’ ufficiale: il 4 dicembre si terrà il referendum costituzionale e mentre Massimo D’Alema indica da irresponsabili la scelta di questa data – “è di tutta evidenza che scegliere quella data a dicembre è un tentativo di fare sì che a votare ci vada meno gente possibile…”.- il premier Matteo Renzi si dice ottimista.

“L’Italia deve cambiare, non può rimanere ostaggio dei soliti noti, della solita palude che ha bloccato la crescita dell’ultimo ventennio. Oltre il referendum non ci sarà un’altra occasione, certo che non la sprecheremo”.

Secondo le opposizioni la scelta del 4 dicembre come data del referendum è un tentativo da parte di Renzi di avere “più spazio per la propaganda” magari sfruttando le mance della legge di Stabilità“, come sottolinea il Movimento Cinque Stelle. Il premier Matteo Renzi prova a spiegare le ragioni del Sì e lo fa puntando il dito proprio contro i pentastellati.

“Con il Sì ci sarà un Paese più stabile e più semplice, mentre con il No si torna alle bicamerali D’Alema-Berlusconi o ci si consegna a una strana forma di democrazia diretta in cui una srl di Milano (riferimento a Casaleggio) controlla la democrazia interna di uno dei più grandi partiti del Paese e si lega ai propri amministratori da contratti privati con tanto di penali da pagare. E allora la partita è tutta qui. Qui e ora”.

Ma l’affondo contro i Cinque Stelle continua andando oltre il tema del referendum e soffermandosi su Roma e sul no della sindaca Virginia Raggi alle Olimpiadi del 2024.

“Da una parte “l’Italia che propone” di cambiare, dall’altra quella che “urla” e “lascia tutto come prima (…) Dire no alle Olimpiadi perché in otto anni si crede di non riuscire a combattere la corruzione a Roma significa rinunciare a fare politica, a cambiare le cose, a dare una speranza alla propria comunità. Non è solo una figuraccia internazionale per l’Italia: è un’ammissione della propria incapacità di cambiare le cose”.