Economia

Ecco il Recovery Plan di Draghi: i numeri che saranno discussi in Cdm

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La struttura del Recovery Plan, che sarà discusso venerdì 23 aprile in Consiglio dei ministri rimane, la stessa del governo Conte: sei missioni e 16 componenti. Il valore del vecchio piano, tuttavia, era di 210,91 miliardi, mentre, dalla bozza entrata in possesso a vari organi di stampa, il Pnrr del governo Draghi arriverebbe a 221,5 miliardi.
A questa cifra, tuttavia, contribuiscono anche 30 miliardi riferibili a indebitamento nazionale e non al piano europeo; vi sono ricompresi gli 8,25 miliardi per l’ecobonus e il sismabonus al 110% a compensare il calo della quota “a carico” del piano europeo per la ripresa. Pertanto, il governo Draghi propone di accedere al Recovery con progetti del valore complessivo di 191,5 miliardi, di cui 138,5 destinati a nuovi progetti e altri 53 per finanziare a condizioni più favorevole progetti già in essere.

Di conseguenza, il piano-Draghi risulta snellito nella maggioranza delle “missioni”. Fanno eccezione le risorse destinate a istruzione e ricerca, che aumenterebbero da 26,66 a 31,9 miliardi. In termini assoluti, invece, è la missione green a subire il taglio più consistente, da 67,49 a 57 miliardi. Sono numeri, lo ricordiamo, che aspettano ancora una conferma del Consiglio dei ministri e la discussione in parlamento, quest’ultima attesa per l’inizio della prossima settimana.

Recovery plan: il piano di Draghi

L’esecutivo prevede, complessivamente di destinare il 24% degli investimenti finanziati dal Recovery per il macro-obiettivo europeo della digitalizzazione, il 38% per il contrasto al cambiamento climatico e circa il 10% per aumentare la coesione sociale.

I numeri fondamentali della bozza che finirà sul tavolo dei ministri domani sono i seguenti (sono inclusi solo i progetti finanziati tramite i fondi europei):

  • Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura: 42,55 miliardi (di cui 38,25 in nuovi progetti). Il piano Conte ne prevedeva 45,50; espunti da questa voce 5 miliardi a sostegno del piano “cashback” per favorire i pagamenti digitali.
  • Rivoluzione verde e transizione ecologica: 57 miliardi (34,6 in nuovi progetti). Il piano Conte ne prevedeva 67,49.
  • Infrastrutture per mobilità sostenibile: 25,33 miliardi (14,13 in nuovi progetti). Il piano Conte ne prevedeva 31,98 miliardi.
  • Istruzione e ricerca: 31,88 miliardi (24,1 in nuovi progetti). Il piano Conte ne prevedeva 26,66.
  • Inclusione e coesione: 19,12 miliardi (14,81 in nuovi progetti). Il piano Conte ne prevedeva 21,28.
  • Salute: 15,63 miliardi (12,65 in nuovi progetti).