Economia

Rc auto: 1,5 milioni di italiani vittime di truffe. Uno su due non denuncia

Oltre 1 milione e mezzo di italiani è stata vittima di truffa o tentativo di frode quando ha comprato un’assicurazione auto (online ma non solo), subendo un danno di oltre 620 milioni di euro. I numeri sono quelli di un’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat che accende i riflettori sulle truffe Rc auto, individuando i canali più frequentemente usati dai malfattori e l’identikit delle vittime.

«Venire truffati quando si è alle prese con l’acquisto dell’assicurazione auto significa essere vittima tre volte: si perdono soldi, si rischia una multa salatissima e, in caso di sinistro con colpa, si dovrà rispondere personalmente per eventuali danni a terzi», spiega Andrea Ghizzoni, responsabile assicurazioni di Facile.it.

Truffe RC auto: ecco quali sono i canali più utilizzati

Tra i canali più utilizzati dai malfattori per cercare di truffare i consumatori alle prese con l’acquisto dell’RC auto, secondo l’indagine, al primo posto si piazzano le email di phishing, strumento utilizzato nel 41,7% dei casi di truffa o tentativo di frode, seguito dal finto call center (27,8%). Seguono gli SMS (22,2%).

Ma i  pericoli si trovano anche negli incontri fatti in presenza tanto è vero che in quasi una truffa su cinque (19,4%) il malfattore si è presentato di persona davanti alla vittima.  L’Indagine inoltre rivela che quasi 1 frode su 10 (9,7%) ha viaggiato attraverso App di messaggistica istantanea mentre il 6,9% tramite social network.

Chi sono i truffati: l’identikit

Le vittime predilette dai malfattori in ambito assicurazioni auto sono i consumatori con età compresa tra i e 25 e i 34 anni (con una percentuale pari a 7,6%) e quelli fra i 18 ed i 24 (5,3%), a fronte di una media nazionale pari al 3,8%. Vuoi per una minore consapevolezza dei pericoli o perché sono le categorie che normalmente devono far fronte a tariffe RC auto più elevate e quindi potenzialmente più attratte dall’idea di risparmiare, o ancora, per semplice leggerezza, i giovani sono risultati essere molto più a rischio rispetto alle fasce più adulte.

In merito poi al grado di istruzione delle vittime di truffa o tentativo di frode, i più colpiti sono risultati essere i rispondenti con un titolo di studio universitario, con una percentuale pari a quasi il doppio rispetto alle media.

Infine, suddividendo il campione su base geografica si scopre che le aree più colpite da truffe o tentativi di frode ai danni degli assicurati sono le regioni del Sud Italia e le Isole seguite da quelle del Centro Italia.

Circa 1 su 2 non denuncia

L’indagine infine rivela che quasi uno su due (44%) sceglie di non denunciare l’accaduto. I motivi? Essenzialmente economici ma anche  psicologici. Più di metà del campione, ad esempio, ha detto di aver scelto di non sporgere denuncia alle autorità poiché il danno economico subito era basso o perché era certo che non avrebbe recuperato quanto perso (entrambe 28%). Il 19%, invece, ha ammesso di non aver denunciato perché si sentiva ingenuo ad essere caduto nella trappola, il 22% perché non voleva che i familiari venissero a conoscenza dell’accaduto.