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RALLY: NON E’ MAI TROPPO TARDI PER SALIRE SUL TRENO

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La scorsa settimana ho ricevuto una email di una donna disperata, che a inizio marzo in preda al panico ha venduto tutte le azioni in suo possesso ed ha investito i suoi soldi nel mercato obbligazionario. Questo perche’ ha assistito ad un balzo improvviso dei prezzi dell’azionario, mentre nel frattempo i titoli di Stato perdevano terreno. Ora non sa piu’ cosa fare. Nella lettera mi chiede preoccupata: “E’ troppo tardi per vendere nuovamente i titoli di stato e tornare sul mercato azionario?

Sono sicuro che sono molte le persone che si trovano nella stessa situazione. I numeri mostrano che molti investitori si sono liberati del proprio pacchetto azionario proprio quando il mercato ha toccato il fondo, nella prima settimana di marzo, preferendo comprare titoli piu’ sicuri. Ora si sentono depressi perche’ sentono di aver perso il treno e hanno paura di rimanere ancora scottati. Ecco alcuni consigli:

– Prima di tutto, niente panico. Alcune delle analogie di cui la gente si serve per analizzare il mercato sono sbagliate e spesso controproducenti. L’azionario non e’ una barca che lascia il porto, un treno che lascia la stazione o una macchina che accelera all’uscita della curva. Percio’ non dovete pensare che l’unica soluzione sia quella di rientrare nell’azionario il prima possibile, prima che sparisca dalla vostra vista. Rilassatevi. Ci sara’ sempre una buona opportunita’ da sfruttare.

– Non sentitevi obbligati a fare un investimento molto grande. E’ sempre preferibile andare per piccoli passi, spostando, per esempio, il vostro portafoglio del 20% alla volta. Le grandi scommesse sono sempre molto rischiose e raramente ce n’e’ veramente bisogno.

– In situazioni di questo tipo, gli esperti finanziari spesso consigliano di “parlare con un consigliere finanziario di fiducia”. E’ un buon consiglio, ma se aveste avuto un consulente finanziario capace, probabilmente non vi ritrovereste nella situazione in cui siete ora. Trovarne uno bravo e’ un’impresa difficile. Rifarsi al curriculum, come ai titoli conseguiti, e’ un buon inizio. Ma non garantisce l’eccellenza. E’ piu’ semplice trovare un buon manager di fondi comuni, piuttosto che un buon consigliere finanziario e ricordate che non otterrete mai una buona dritta dalla cognata o da un amico al corso di golf.

– Invece i fondi di investimento comuni di buona qualita’, come i vari “market neutral”, “asset allocation” e “absolute return”, potrebbero fare al caso vostro e prenderebbero le decisioni al vostro posto. I manager hanno la flessibilita’ per investire dove ritengono che ci siano le migliori opportunita’, senza tenere conto di analisi tecniche, indici di riferimeto e altre distrazioni. Sono in grado di tenere da parte i soldi per molto tempo se non trovano niente di potenzialmente vantaggioso da comprare. Molti di loro si servono di strumenti derivati per coprirsi dal rischio rappresentato dai mercati azionari. Tra i fondi degni di nota, vi sono Hussman Strategic Total Return (HSTRX), Federated Market Opportunity (FMAAX), Leuthold Core (LCORX), FPA Crescent (FPACX) e BlackRock Global Opportunity (MALOX). Si tratta di fondi che con molta probabilita’ renderanno meno di un mercato rialzista, ma faranno meglio in un contesto di mercato ribassista e pertanto possono essere una buona soluzione.

– Alcuni commentatori vi diranno di “focalizzarvi sugli obiettivi a lungo termine” e considerare qual’e’ la vostra tolleranza al rischio. Ovviamente i consigli sono sensati. Per esempio non dovreste tenere nell’azionario i soldi di cui potreste avere bisogno nei prossimi anni. Ma, al contrario di quanto si potrebbe pensare, non sono la panacea di tutti i mali. Un portafoglio investimenti di 10 anni e uno di 30 anni hanno lo stesso obiettivo: ottenere il miglior risultato possibile con il minimo rischio. E, tolleranza o non tolleranza al rischio, non conosco nessuno che voglia perdere i propri soldi.

– State alla larga da chiunque vi suggerisca di investire con aggressivita’ per mettersi in pari. Una teoria piuttosto diffusa e’ quella secondo cui gli investitori che scommettono ingenti somme di denaro in asset molto rischiosi, riceveranno immediatamente ritorni piu’ alti, nonostante l’alta volatilita’. Niente di piu’ sbagliato. Dev’essere per questo che Warren Buffett, che tanto premia la conservazione del capitale, ha guadagnato cosi’ pochi soldi. La verita’ e’ che i profitti non arrivano magicamente dagli investimenti piu’ volatili. Vengono sempre da investimenti oculati in asset sottovalutati, pertanto bisogna avere pazienza.

– Quali sono i titoli sottovalutati? Non c’e’ una risposta a questa domanda, sarebbe troppo facile, ma come ha sottolineato il mio collega Jason Zweig sabato scorso, nonostante il rally degli ultimi tre mesi, le blue chip di “alta qualita’” del Dow rappresentano ancora un rischio molto basso e hanno ancora una valutazione vantaggiosa. Questi titoli sono stati i piu’ colpiti nel periodo piu’ critico per il mercato. Sfortunatamente, sono pochi i titoli economici al momento, rendendo difficile la scelta.

– Infine non abbandonate il mercato obbligazionario completamente. E’ come abbandonare l’azionario solo perche’ i titoli stanno perdendo valore. Al contrario, guardate quello che avete in mano. I titoli protetti dall’inflazione e quelli a breve termine sono meno esposti ad un’eventuale impennata dell’inflazione. Se siete nel dubbio, un fondo obbligazionario gestito come Pimco Total Return Fund di Bill Gross, il piu’ grande fondo obbligazionario al mondo, potrebbe fare al caso vostro.