Economia

Rally “monstre” a Tokyo, indice Nikkei +7,7% su rumor taglio tasse

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ROMA (WSI) – Boom di acquisti alla Borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei 225 che ha terminato la seduta volando +7,71%, a 18.770,51 punti. Buy anche sugli altri mercati asiatici, con Shanghai oltre +2%, Seul +2,96%, Sidney +2,07%, Hong Kong +3,13%.

Dopo il forte calo -2,4% della vigilia, che lo ha portato ad azzerare tutti i guadagni incassati nel 2015, l’indice Nikkei ha riportato il guadagno maggiore dall’ottobre del 2008.

Il motivo, secondo quanto riportato da Reuters, sarebbe un incontro in cui il primo ministro Shinzo Abe avrebbe comunicato a un gruppo di investitori l’intenzione di abbassare le tasse corporate di almeno 3,3 punti percentuali, nel prossimo anno fiscale.

Hanno inciso però anche alcune speculazioni, secondo cui il sell off che ha zavorrato l’indice portando le sue valutazioni al minimo in 11 mesi è stato eccessivo.

In forte rialzo anche l’indice Topix, +6,4%, il guadagno più forte dal marzo del 2011, a fronte di volumi di scambio superiori +9% rispetto alla media degli ultimi 30 giorni. Il Topix è reduce da una perdita -16% dal massimo testato ad agosto, complici le preoccupazioni sull’outlook economico della Cina.

Sostegno dallo yen, in calo per la terza sessione consecutiva, a 120,44 nei confronti del dollaro.

Tra i titoli che hanno segnato maggiori rialzi, Fast Retailing +7,4%, Softbank +4,6% e Fanuc +6,8%, tra le azioni che incidono maggiormente sulla performance dell’indice Nikkei. Acquisti anche tra i titoli delle società esportatrici, con Toyota Motor, Nissan, Suzuki Motor e Honda Motor oltre +5%. Toshiba ha invece chiuso debole, dopo essere scivolata fino a -4,4% al minimo da novembre del 2013.

Rally del titolo Fuji Heavy Industries, oltre +8% dopo indiscrezioni riportate dal quotidiano finanziario Nikkei, secondo cui il produttore di Subaru aumenterà probabilmente il suo dividendo annuale.

Intervistato da CNBC, il responsabile della divisione di ricerca presso Vanda Securities Eric Liu, non ha nascosto il proprio scetticismo: “Quanto sta accadendo in Giappone è simile a quanto abbiamo visto nei mercati avanzati, come negli Usa negli ultimi quattro giorni. Riteniamo che si tratti solo di spirito animale e semplicemente di movimenti da parte dei trader, piuttosto che di qualcosa che abbia a che fare con i fondamentali (del Giappone)”. In più, secondo Liu, le azioni giapponese “sono tra i peggiori mercati da avere in portafoglio nel quarto trimestre”. (Lna)