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Rally di fine anno a Wall Street. Miglior seduta da quasi dieci anni

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Rally a Wall Street, che ieri ha archiviato la sua miglior seduta dal marzo del 2009 in termini di guadagni percentuali. Complici il balzo delle vendite durante le festività, che lascia bene sperare sullo stato di salute dei consumi, e le rassicurazioni della Casa Bianca sul futuro del presidente della Fed Jerome Powell, il Dow Jones  è salito ieri del 4,98% guadagnando 1.086,38 punti a 22.878,31 punti. In volata anche il Nasdaq che è avanzato del 5,84% a 6.554,36 punti mentre lo S&P 500 ha messo a segno un rialzo del 4,96% a 2.476,75 punti.

Fra scambi deboli, i listini americani hanno messo il turbo grazie anche alla campagna di rassicurazioni avviata dalla Casa Bianca sul governatore della Fed, Jerome Powell il cui posto appare è al sicuro “al 100%” dice Kevin Hasset, il presidente del consiglio degli advisor economici della Casa Bianca. Le parole di Hassett sembrano rassicurare, ma gli investitori restano in guardia in attesa di tweet che potrebbero nuovamente cambiare le carte in tavola.

Se nel giorno di Natale ha ribadito che la Fed sta alzando i tassi troppo velocemente, Trump alla vigilia si era spinto decisamente oltre definendo la Fed l’unico problema dell’economia. La tensione fra il presidente e la Fed è talmente alta che alla Casa Bianca stanno valutando la possibilità di un incontro fra Trump e Powell.

La seduta in rally non spazza via le incertezze e le preoccupazioni, soprattutto quella di una possibile recessione americana. A questo si aggiungo lo shutdwon, la guerra commerciale con la Cina e le tensioni a Washington, dove sale l’attesa per il rapporto del procuratore speciale per il Russiagate, Robert Mueller, che potrebbe sollevare lo spettro dell’impeachment per Trump.

Secondo gli analisti, il rapido recupero della Borsa Usa è legato alle ricoperture delle posizioni ribassiste dopo il forte sell off che ha affossato gli indici americani da ottobre portando l’S&P500 vicino ai minimi da 4 anni.