Economia

Quanto aumentano gli stipendi grazie al taglio del cuneo fiscale?

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La conferma del taglio del cuneo fiscale arriva direttamente dalla Legge di Bilancio 2023. Questa sforbiciata delle tasse dei lavoratori dipendenti si trasformerà in un esonero contributivo pari al 2% per i contribuenti con un reddito fino a 35 mila euro. Più sostanzioso, invece, il taglio per quanti guadagnano fino a 20 mila euro all’anno, per il quale il taglio del cuneo fiscale sarà pari al 3%.

In estrema sintesi, però, tutto questo che impatto avrà sugli stipendi dei lavoratori? Grazie a questa misura, i diretti interessati riusciranno a vedere una cifra compresa tra i 20 ed i 30 euro direttamente in busta paga.

Cuneo fiscale, ecco chi ne beneficia

Ad effettuare le prime simulazioni su come cambierà la busta paga dei lavoratori ci ha pensato “Il Sole 24 Ore”. I lavoratori che percepiscono una retribuzione compresa tra i 20 ed i 35 mila euro l’anno, non dovrebbero subire delle modifiche rispetto alla situazione attuale.  I dipendenti, che stanno percependo in busta paga emolumenti compresi tra i 1.538 e i 2.692 euro al mese, stanno già beneficiando dello sgravio contributivo pari al 2%, che è previsto per la seconda parte dell’anno.

In questi casi, i diretti interessati hanno già beneficiato di alcuni aumenti rispetto al 2021: il taglio del 2% ha portato alle retribuzioni che si attestavano a 25 mila euro l’anno, 27 euro in più al mese (sono 329 euro in più ogni anno). Leggermente maggiore è stato l’aumento per quanti hanno una retribuzione pari a 35 mila euro all’anno, che sono riusciti ad ottenere in busta paga 33 euro al mese (394 euro ogni anno).

Discorso diverso, invece, per i lavoratori dipendenti con redditi inferiori a 20 mila euro. In questo caso la Legge di Bilancio ha previsto un taglio del cuneo fiscale del 2%, a cui si dovrà aggiungere un ulteriore 1%: lo sgravio totale sarà pari al 3%. Questo, in estrema sintesi, si traduce in un aumento complessivo di 20 euro ogni mese, per le retribuzioni fino a 10 mila euro l’anno.

Gli aumenti per gli altri lavoratori

Il cuneo fiscale avrà un impatto diretto sulla busta paga anche degli altri lavoratori. Quanti stanno percependo uno stipendio pari a 15 mila euro l’anno, avranno un aumento in busta paga di quasi 29 euro, che si traducono in 346 euro ogni anno. Chi guadagna fino a 20 mila euro, avrà un aumento dello stipendio pari a 33 euro ogni anno. Su base annua, questa fascia otterrà 395 euro in più in busta paga.

Sostanzialmente, grazie al cuneo fiscale, i lavoratori con un reddito fino a 20 mila euro, hanno la possibilità di pagare un punto percentuale in meno di contributi nel 2023 rispetto al 2022 e di tre punti in meno rispetto al 2021. Questa operazione avrà scarse conseguenze sulla pensione dei diretti interessati, dato che la copertura contributiva sarà garantita dallo Stato.

L’esecutivo si è posto un obiettivo particolarmente chiaro: andare in aiuto ai contribuenti con le retribuzioni più basse. Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa è stata particolarmente chiara: se l’Italia non avesse avuto bisogno di altre misure eccezionali per arginare la crisi in corso, il taglio del cuneo fiscale sarebbe stato addirittura maggiore. L’obiettivo di fondo è quello avere uno sgravio del 5%.