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QUALITA’ CREDITO: IN EUROPA AI MINIMI DI 5 ANNI

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La qualità del credito in Europa occidentale si è deteriorata nel secondo trimestre del 2008 in modo tale da toccare il minimo di cinque anni, risentendo di un’inflazione crescente e del rallentamento della crescita. Lo scrive Moody’s in un report che analizza lo stato attuale dell’economia europea.

L’agenzia di rating ha declassato 41 società e ne ha promosse 12 in Europa occidentale, la peggiore valutazione dal primo trimestre del 2003. L’Europa dell’Est sarebbe invece più in forma dal punto di vista della qualità del credito, con 5 società declassate e tre promosse nel secondo trimestre dell’anno, dice Moody’s. Tuttavia è la prima volta dal primo trimestre dell’anno scorso che i rating negativi superano quelli positivi.

L’economia europea lotta contro inflazione crescente e rallentamento della crescita: due fenomeni che non mostrano alcun segno di indebolimento, scrive Moody’s. “Le condizioni del credito stanno peggiorando, le attività rallentano, gli utili si indeboliscono e la politica monetaria restrittiva aumenta il rischio di inadempienza delle società” commenta nel report l’economista Christine Lu, secondo cui “è improbabile che la fase negativa dell’attuale ciclo sia già finita”. E’ anche improbabile, per Moody’s, che prosegua la ripresa nelle emissioni corporate vista nel secondo trimestre in Europa occidentale, davanti alla crescente preferenza per i finanziamenti tramite emissioni azionarie da parte delle società che vogliono migliorare i ratio patrimoniali.

Resta comunque un barlume di speranza: le statistiche sulle prospettive di rating suggeriscono che tra 12-18 mesi la qualità del credito dovrebbe stabilizzarsi. Moody’s si aspetta un’ulteriore erosione della qualità del credito nella seconda metà del 2008. Infatti, delle 52 società messe sotto osservazione nella prima metà del 2008 soltanto il 13% era in attesa di una promozione, contro il 27% della seconda metà dell’anno scorso.

L’agenzia avverte che un sentimento di sfiducia nell’economia e maggiori costi per interessi risulterebbero in minori consumi e redditi più bassi nella zona euro. Fattori che potrebbero costringere la Banca Centrale Europea a un allentamento verso fine anno. Tra i diversi settori, l’auto e la componentistica auto hanno secondo Moody’s le maggiori possibilità di sovraperformare, mentre le vendite al dettaglio potrebbero essere il comparto più sotto pressione nel contesto di un calo dei consumi che peserà sulle attese di utile.