Economia

Russia, Putin: “nuovi missili nucleari che non possono essere fermati”

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MOSCA (WSI) – Lotta contro la povertà e aiuti alle famiglie son i punti chiave elencati da Vladimir Putin nel suo discorso annuale sullo Stato dell’Unione, l’ultimo che il presidente tiene prima delle elezioni presidenziali del 18 marzo prossimo. Il favorito – si candiderà come indipendente – per la riconferma al Cremlino ha inoltre mandato un avvertimento agli Stati Uniti e alle altre potenze mondiali con cui rivaleggia: “i nuovi missili nucleari dell’arsenale russo non possono essere fermati”.

Putin ha fatto sapere che la Russia ha testato una serie di armi nucleari “invulnerabili perché non possono essere intercettati del nemico“. Più che l’ambito della sfida geopolitica, tuttavia, Putin durante il suo discorso alla nazione si è voluto concentrare sugli aspetti economici, che sono state un punto di forza anche nelle sue precedenti campagne elettorali.

“La nostra priorità assoluta è quella di preservare il popolo russo e migliorare il loro benessere (…) inaccettabile che 20 milioni di persone in Russia vivano al di sotto della soglia di povertà. Dobbiamo rinnovare il nostro sistema occupazionale… (e) dobbiamo creare posti di lavoro moderni e remunerativi e una crescita sostenibile a lungo termine dei redditi. Ci sono all’orizzonte nuove sfide, compresi i cambiamenti tecnologici e la necessità di rafforzare il governo locale e il sistema giudiziario. Dobbiamo essere aperti a nuove idee e iniziative”.

Con un’opposizione debole e le accuse di continue vessazioni nei confronti dei suoi avversari politici, Putin dovrebbe vincere le elezioni comodamente e arrivare così al suo quarto mandato. Il suo discorso di ampio respiro sembra essere stato concepito come un appello agli elettori prima delle elezioni con argomenti che vanno dalla retribuzione della maternità, al miglioramento degli ospedali e l’assistenza all’infanzia, fino allo sviluppo urbano e all’istruzione, alloggi a prezzi accessibili e la riduzione dei tassi ipotecari, oltre alla creazione di posti di lavoro.

Putin ha promesso che lo Stato spenderà 3,4 trilioni di rubli ($60,07 miliardi) per sostenere le famiglie e la crescita demografica nei prossimi sei anni e il 5 per cento del prodotto interno lordo (PIL) sarà dedicato all’assistenza sanitaria. La Russia dovrebbe puntare ad essere tra le prime cinque economie del mondo e ad aumentare il suo PIL pro capite dell’ 1,5% nei prossimi dieci anni, ha aggiunto, ancora una volta attirando gli applausi da parte dei legislatori.

I critici di Putin affermano che nel corso degli anni il presidente è diventato sempre più autocratico e che in Russia non c’ è pluralismo politico. Fermi oppositori di Putin, tra cui uno di alto profilo, l’ex vice primo ministro Boris Nemtsov, sono morti anche in circostanze sospette e il Cremlino ha negato qualsiasi coinvolgimento e Putin si è fatto carico di unindagine proprio sulla morte di Nemtsov.

Sicuramente Putin ha ridato alla Russia allo status di superpotenza globale anche se il paese è ancora soggetto a sanzioni internazionali per la sua annessione della Crimea nell’Ucraina meridionale nel 2014, nonché per il suo presunto ruolo in una rivolta pro-russo nell’Ucraina orientale nello stesso anno. Le sanzioni hanno danneggiato l’economia russa, anche se è emersa dalla recessione dello scorso anno e il Fondo Monetario Internazionale prevede una crescita del prodotto interno lordo dell’1,7% nel 2018.