Economia

Putin annuncia una mobilitazione parziale in Russia. Come hanno reagito i mercati?

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Nuovo colpo di scena nella guerra in Ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato una parziale mobilitazione militare nel paese, ponendo la popolazione e l’economia del Paese su un piano di guerra mentre continua l’invasione dell’Ucraina. In un raro annuncio televisivo pre-registrato, Putin ha detto che l’Occidente “vuole distruggere il nostro Paese” e ha cercato di “trasformare il popolo ucraino in carne da macello”, ripetendo precedenti affermazioni in cui ha incolpato le nazioni occidentali di aver iniziato una guerra per procura contro la Russia.

La mobilitazione parziale in Russia

Una mobilitazione parziale è un concetto vago, ma potrebbe significare che le imprese e i cittadini russi dovranno contribuire maggiormente allo sforzo bellico. La Russia non ha ancora dichiarato apertamente guerra all’Ucraina, nonostante l’abbia invasa a febbraio, e definisce la sua invasione una “operazione militare speciale”. Nel discorso, Putin ha confermato che i riservisti militari saranno richiamati in servizio. “Ribadisco che stiamo parlando di una mobilitazione parziale, cioè solo i cittadini che sono attualmente nella riserva saranno soggetti all’arruolamento, e soprattutto coloro che hanno prestato servizio nelle forze armate hanno una certa specializzazione militare e una rilevante esperienza. I coscritti dovranno obbligatoriamente seguire un addestramento militare aggiuntivo basato sull’esperienza dell’operazione militare speciale prima di partire per le unità”.

Subito accolto come un discorso di escalation, Putin ha anche accusato l’Occidente di essere impegnato in un ricatto nucleare contro la Russia e ha avvertito di nuovo che il Paese ha “molte armi per rispondere” a quelle che ha detto essere minacce occidentali. Il presidente russo ha alluso all’armamento nucleare della Russia in vari momenti del conflitto con l’Ucraina, ma ci sono dubbi sul fatto che Mosca ricorra effettivamente al dispiegamento di un’arma del genere, con gli analisti che dicono che potrebbe equivalere a iniziare una terza guerra mondiale.

Il ministero degli Esteri cinese ha invitato tutte le parti a dialogare per trovare un modo per affrontare le preoccupazioni di sicurezza di tutte le parti, mentre il ministro degli Esteri britannico Gillian Keegan ha dichiarato a Sky News che i commenti di Putin non dovrebbero essere presi alla leggera. “Chiaramente è qualcosa che dovremmo prendere molto sul serio perché, sapete, non abbiamo il controllo – non sono sicura che nemmeno lui abbia il controllo, in realtà. Questa è ovviamente un’escalation.

La reazione dei mercati alle parole di Putin

I mercati finanziari hanno reagito negativamente ai commenti di Putin, con un’impennata dei prezzi del petrolio di oltre il 2% e un crollo del rublo del 2,6% rispetto al dollaro. Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha aggiunto ulteriori dettagli sulla mobilitazione parziale affermando che saranno richiamati 300.000 uomini in più per la campagna militare in Ucraina.

In un’intervista alla televisione di Stato russa, Shoigu ha detto che gli studenti e coloro che hanno prestato servizio di leva non saranno richiamati e che la maggior parte delle riserve russe non sarà arruolata.

La dichiarazione di Putin arriva mentre l‘invasione russa dell’Ucraina, iniziata a fine febbraio, si avvicina al periodo invernale e il momento sembra essere dalla parte dell’Ucraina, che ha lanciato controffensive lampo nel nord-est e nel sud per recuperare il territorio perduto.

Ieri sono aumentate speculazioni sul fatto che Putin potrebbe essere in procinto di annunciare una mobilitazione totale o parziale dell’economia e della società russa, aprendo la strada a un possibile arruolamento di uomini russi in età da combattimento, dopo che i funzionari installati da Mosca nelle aree occupate dell’Ucraina hanno annunciato l’intenzione di indire immediatamente dei referendum sull’adesione alla Russia.

Le votazioni – che si svolgeranno nel fine settimana a Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia e i cui risultati, secondo le previsioni, saranno truccati a favore dell’adesione alla Russia – consentirebbero al Cremlino di affermare, anche se falsamente, che sta “difendendo” il proprio territorio e i propri cittadini, e ciò richiede più uomini. Putin ha dichiarato che la Russia ha appoggiato i referendum e che la decisione di mobilitarsi parzialmente è “pienamente adeguata alle minacce che affrontiamo, vale a dire proteggere la nostra patria, la sua sovranità e integrità territoriale, garantire la sicurezza del nostro popolo e delle persone nei territori liberati”.

Putin ha anche ribadito le precedenti affermazioni di Mosca, secondo cui l’obiettivo della Russia è quello di “liberare” il Donbas, una regione dell’Ucraina orientale in cui sono presenti due repubbliche autoproclamate filo-russe, e ha dichiarato di aver ordinato al governo di dare uno status giuridico ai volontari che combattono nel Donbas.

Il morale è basso tra le truppe russe che combattono in Ucraina e la Duma russa ha votato per inasprire il codice penale russo sul servizio militare, aumentando le pene per la diserzione e altri “crimini commessi in condizioni di mobilitazione, legge marziale, conflitti armati e ostilità”.

Timothy Ash, senior emerging markets sovereign strategist di BlueBay Asset Management, ha scritto che “una mobilitazione parziale farà poca differenza sul campo di battaglia nel breve termine”. E come farà Putin ad armare queste 300.000 nuove truppe quando sta lottando per riequipaggiare le forze già spinte nel tritacarne dell’Ucraina?. La mobilitazione parziale e l’annuncio di un referendum nei territori occupati sono destinati più che altro a un consumo esterno, per l’Ucraina e i suoi alleati occidentali, per segnalare che Putin è ancora in gioco per il lungo periodo, ma che vuole negoziare”.