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PUNTARE SUL DOLLARO SENZA CORRERE RISCHI

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*Pierpaolo Scandurra è Managing Director di www.certificatiederivati.it. I suoi commenti non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

(WSI) – I nuovi moniti della Federal Reserve sullo stato di salute dell’economia americana e i continui record del prezzo del petrolio hanno avuto ancora una volta un impatto fortemente negativo sul dollaro statunitense, caduto la scorsa settimana al livello più basso dell’ultimo mese contro l’euro. E segnali incoraggianti, per chi da questa parte del globo continua a risentire negativamente dell’apprezzamento della moneta unica nei confronti del biglietto verde, a dirla tutta non se ne intravedono.


Secondo David Woo, responsabile per le strategie valutarie mondiali di Barclays Capital, terzo maggiore trader monetario del mondo, le valute europee beneficeranno dei prezzi record del greggio e quest’anno il dollaro potrebbe calare ancora di un 9% scendendo ad un nuovo minimo storico rispetto all’euro.

Tuttavia dal mercato italiano dei certificati di investimento giunge una proposta che, anche e soprattutto in prospettiva futura, potrebbe tornare molto utile. La novità, proposta da Abn Amro, è un certificato capace di proteggere interamente il capitale investito in caso di ulteriore deprezzamento del dollaro e di riconoscere nel contempo, al verificarsi di una sola condizione, un Bonus di rendimento minimo.

Entrando più nel dettaglio il Protection con Bonus della durata di tre anni consentirà di puntare sull’apprezzamento del dollaro con la restituzione a scadenza del maggiore tra un bonus del 12% e l’effettiva percentuale positiva registrata: tradotto in numeri il 30 maggio 2011 se il dollaro americano avrà recuperato il 5%, rispetto al valore iniziale rilevato in fase di emissione del certificato, verranno riconosciuti a titolo di rimborso 112 euro rispetto ai 100 euro nominali. Se invece l’apprezzamento sarà del 20% il rimborso sarà pari a 120 euro. Come detto nella peggiore delle ipotesi, ovvero in caso di un ulteriore rafforzamento della divisa europea a scapito di quella americana, si otterrà la restituzione dei 100 euro nominali.

In ottica di diversificazione e di investimento su un asset decorrelato dall’azionario, questa proposta permette di partecipare con la protezione totale del capitale sull’andamento del tasso di cambio euro/dollaro. Inoltre l’opzione Bonus permette di mirare ad un rendimento annualizzato semplice del 4% , che in caso di minsuvalenze pregresse può essere considerato netto. La quotazione al SeDeX garantirà la possibilità di liquidare la posizione in essere anche prima della sua naturale scadenza. I rischi sono connessi alla sola restituzione del capitale: infatti se per i prossimi tre anni il dollaro perdesse ulteriore forza nei confronti dell’euro verrebbe restituito il solo capitale versato in fase di emissione.

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