Economia

Importazioni Usa, apertura Ue a istanze di Washington

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Nel tentativo di raffreddare le controversie commerciali fra Washington e Bruxelles, la Commissione europea ha annunciato che sul fronte delle quote d’importazioni di carne americana esenti da dazi si cercherà un nuovo compromesso in grado di favorire gli esportatori americani sui loro principali concorrenti extra-Ue (Argentina, Australia e Uruguay).

La disputa fra Unione Europea e Stati Uniti sulle importazioni di carne americana non ha trovato un compromesso soddisfacente per le due parti in quasi trent’anni di controversie. Le restrizioni europee sull’utilizzo di ormoni per favorire la crescita dei bovini, infatti, avevano sbarrato l’accesso ai produttori americani sin dal 1989. Negli anni successivi una disputa vinta dagli Usa di fronte al Wto nel 1997 e un successivo accordo datato 2009 avevano garantito ai produttori di carne extra-Ue una quota di importazioni esenti da dazio pari a 45mila tonnellate annue – a patto che tali i prodotti siano privi delle sostanze proibite nel mercato europeo. Nel 2016 l’amministrazione Obama, tuttavia, aveva contestato l’efficacia di questa quota duty free nata per favorire soprattutto i produttori americani: una crescente parte della quota infatti è stata sfruttata da altri esportatori di carne come l’Argentina.

Lunedì scorso la Commissione Ue ha deciso di rispondere all’appello americano sulla questione, proponendo l’apertura di discussioni formali per risolvere i malumori degli allevatori statunitensi. Secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, l’esecutivo comunitario vorrebbe proporre una suddivisione all’interno della quota da 45mila tonnellate, in modo che gli Stati Uniti possano approfittare di una fetta prestabilita di esportazioni esenti da dazio, specificamente destinata alla carne a stelle e strisce. L’obiettivo dell’operazione è stato palesato dallo stesso commissario Ue all’Agricoltura Phil Hogan: “Alleggerire le tensioni attraverso l’Atlantico”.