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Prosegue maxi iniezione liquidità Cina, taglio riserve maggiore dal 2008

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ROMA (WSI) – La People’s Bank of China (PBOC) – Banca centrale cinese – ha tagliato l’ammontare di cash che le banche devono detenere sotto forma di riserve bancarie, per la seconda volta in due mesi, iniettando così più liquidità nella seconda economica al mondo.

Il reserve requirement ratio (RRR) per tutte le banche è stato abbassato di 100 punti base al 18,5%, con efficacia da oggi, 20 aprile. “Sebbene la crescita del primo trimestre abbia centrato il target ufficiale del 7% per il 2015, il rallentamento in diverse aree, incluse la produzione industriale e le vendite al dettaglio, è fonte di preoccupazione”, è scritto in un report che è stato pubblicato dall’agenzia statale Xinhua e riportato da Reuters.

Il taglio delle riserve appena disposto è il maggiore dalla crisi finanziaria globale del 2008 e, stando alle indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, la banca centrale cinese potrebbe anche decidere di prendere come esempio l’Eurozona, lanciato una strategia simile a quella dell’LTRO della Bce, ovvero di finanziamenti a favore delle banche.

Attraverso tale strategia, le banche commerciali potrebbero utilizzare i bond governativi locali che hanno acquistato alla stregua di garanzie per beneficiare di prestiti a bassi tassi di interesse, di durata triennale, dalla People’s Bank of China.

Nell’ambito di tale programma, i governi locali potrebbero vendere bond locali “speciali” del valore di 1 trilione di yuan, per onorare i debiti esistenti, in questo mese riuscendo ad aggirare l’obbligo di pagare un totale di 50 miliardi di yuan di interessi l’anno, stando alle stime del Ministero delle Finanze. (Lna)